Armamento e trasporto marittimo i dimenticati dal PNRR – Assarmatori e Confitarma, audizione in Senato

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I presidenti di Confitarma e Assarmatori, Mario Mattioli e Stefano Messina sono intervenuti in audizione al Senato difronte alla VIII° Commissione Lavori Pubblici, nell’ambito dell’esame in sede consultiva della proposta di PNRR – Recovery Plan. L’armamento italiano e, più in genere, il settore del trasporto marittimo non trovano azioni mirate  nella definizione del PNRR che porterà all’Italia i fondi del Recovery Fund – Next GenerationEu.

“Sanare uno degli errori più rilevanti commessi nella definizione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” dell’Italia nell’ambito della definizione del PNRR  sottolinea il presidente di Assarmatori, Messina –   “la cancellazione dello stanziamento di 2 miliardi per gli aiuti al rinnovamento delle flotte di navi impegnate nelle rotte di cabotaggio e collegamento con le isole minori e maggiori” –
“Nel momento in cui l’attenzione e gli sforzi sono concentrati sulla sostenibilità e non casualmente anche sull’elettrificazione delle banchine, escludere un intervento massiccio mirato a favorire il rinnovamento della flotta – ha sottolineato Messina – non ha davvero un senso logico”.

Bene che il PNRR abbia sfide ambiziose come “digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo, transizione ecologica, infrastrutture e mobilità, istruzione e formazione, ricerca e cultura” ma occorrono “specifiche azioni mirate al trasporto marittimo nel suo complesso“ – ha dichiarato il presidente di Confitarma, Mario Mattioli, richiedendo interventi che accelerino il processo di rinnovamento e adeguamento della flotta di bandiera nella attuale transizione ecologica, coinvolgendo sia la cantieristica italiana maggiore e minore individuando gli strumenti finanziari necessari anche attraverso il coinvolgimento di Cassa Depositi e Prestiti e del settore privato  e l’identificazione di solide filiere di approvvigionamento che consentano il ricorso a carburanti avanzati e lo sviluppo delle infrastrutture necessarie alla distribuzione e bunkeraggio del GNL. 

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In particolare riguardo al cold-ironing Confitarma ha segnalato che l’adeguamento delle navi comporta costi ingenti a carico dell’armatore e quindi occorre identificare specifiche risorse da destinare allo scopo.

Ha continuato Mattioli: “Da sottolineare che siamo alle porte di una rivoluzione del settore del trasporto marittimo nazionale. A breve, infatti, si concluderà il processo di estensione dei benefici della bandiera italiana alle bandiere comunitarie che dovrà naturalmente essere rivolto solo a quei soggetti imprenditoriali utilizzatori delle navi stabilmente radicati sul territorio italiano, che contribuiscono a generare PIL per la nostra economia. Al fine di evitare quanto purtroppo già accaduto nella logistica
italiana, dove è venuta a determinarsi l’egemonia dei grandi operatori internazionali che decidono se, come, cosa e quanto trasportare, occorre difendere l’impresa e la bandiera italiana creando le condizioni di crescita e sviluppo delle tante realtà eccellenti del nostro settore. Il miglior modo per farlo è attraverso la semplificazione e l’aggiornamento di norme e procedure che risalgono anche all’Ottocento. Confitarma ha presentato un progetto per molti aspetti a costo zero per l’erario”.

Ha concluso il presidente di Confitarma “Il PNRR rappresenta un’occasione irripetibile e straordinaria per la ripresa e rilancio dell’economia italiana. Purtroppo, però, c’è il rischio concreto che per alcuni settori gli effetti auspicati del Piano si manifesteranno troppo tardi”.

 

 

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