Una tensostruttura di 250 mq per gestire: le criticità, l’isolamento dei pazienti, la rianimazione avanzata, il trattamento e la stabilizzazione in vista di un eventuale trasferimento.
PIOMBINO – Emergenza Covid-19 – La nave da crociera Costa Diadema, ormeggiata nel porto di Piombino da lunedì 30 marzo, avrà il supporto di un presidio ospedaliero di pronto intervento Covid 19 che verrà realizzato a tempo record sulla banchina, in modo che venga offerta assistenza ai membri dell’equipaggio risultati positivi al test e che attualmente si trovano a bordo della nave in condizioni non gravi.
La nave era partita da Dubai lo scorso 14 marzo, con a bordo i 1255 marittimi, tra questi 155 italiani, e una ventina di possibili contagiati da Covid-19, di cui cinque in condizioni più gravi, rimasti senza possibilità di scalo per due settimane, prima di trovare accoglienza a Piombino. Per tutti si prospetta la quarantena cautelativa, cinque persone, che sarebbero invece risultate positive sono state ricoverate: quattro all’ospedale Misericordia di Grosseto ed una persona in quello di Livorno. Le loro condizioni sono giudicate stabili. Inoltre, grazie all’impiego di test sierologici, sarebbero emerse altre persone risultate positive al Covid-19. Costa Diadema, che attualmente ha un servizio di primo soccorso garantito direttamente a bordo, a breve potrà quindi contare anche su questo presidio ospedaliero avanzato, posto a pochissimi metri dalla nave: una tensostruttura di 250 metri quadrati per la gestione di eventuali criticità dei passeggeri che garantisce l’isolamento dei pazienti, la rianimazione avanzata, il trattamento e la stabilizzazione dei pazienti in vista di un eventuale trasferimento. Il punto medico avanzato è connesso con la rete ospedaliera grazie ad una ambulanza in biocontenimento.
Autorità portuale:
L’Autorità di Sistema si è immediatamente attivata per accogliere il presidio ospedaliero che è in corso di installazione sottobordo alla nave”, ha detto il presidente dell’AdSP del Mar Tirreno Settentrionale, Stefano Corsini.
“Collocato all’interno della zona interclusa nelle vicinanze del varco vigilato h24 dalle forze dell’ordine e dagli operatori della Port Security, l’ospedale di campo sarà soggetto alle stesse regole di accesso adottate fino ad oggi, al fine di assicurare l’assenza di interferenze fisiche con coloro che si trovano al di fuori dell’area interessata”, ha aggiunto.
“Considerata la complessità dell’organizzazione e i risultati della strettissima collaborazione tra tutte le amministrazioni coinvolte, sono certo che questa esperienza contribuirà significativamente all’ottimizzazione della metodologia gestione di casi simili in altri porti”.
Il sindaco
Il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, annunciando la realizzazione del presidio ospedaliero ha dichiarato: “E’ questo l’ultimo strumento che sta per essere montato a tempo di record sulla banchina del Porto di Piombino dal Coordinamento regionale maxi emergenze e Centrale Cros” – “Il nostro impegno, fin dal primo momento, è stato quello duplice di dare soccorso ai 1255 membri dell’equipaggio e di garantire la sicurezza della popolazione piombinese – ha detto Ferrari – La macchina organizzativa ha lavorato egregiamente ma adesso le operazioni sono complicate dai tempi sorti per organizzare i rimpatri, con tutte le difficoltà dei collegamenti internazionali che l’emergenza sta causando su scala planetaria. Come sindaco ho fatto, quindi, presente ad Asl e Protezione civile la mia preoccupazione riguardo alle tempistiche, alle eventuali urgenze sanitarie che potrebbero sorgere a bordo e che potrebbero gravare sull’Ospedale di Villamarina. La soluzione trovata dal Cros garantisce la risposta alle emergenze per la Costa e la totale sicurezza di non coinvolgimento per la città.”