Nautica da diporto e Dogana, meno burocrazia per essere più competitivi – Propeller Club Port of Leghorn

Propeller Livorno

LIVORNO –AEO e Nautica da diporto: sviluppi e beneficiè il titolo del convegno organizzato dall’International Propeller Club Port of Leghorn, al quale hanno partecipato i rappresentanti dell’Agenzia Dogane e Monopoli e il mondo imprenditoriale della nautica del distretto della Toscana che raggruppa i più importanti costruttori di yacht da diporto a livello nazionale e internazionale.

Sono intervenuti: Roberto Chiara, direttore interregionale dell’Agenzia Dogane e Monopoli per la Toscana, la Sardegna e l’Umbria, Nicolò Impellizzeri, referente AEO presso l’Ufficio delle Dogane di Livorno, Roberta Corsetti, responsabile Sezione traffici di confine e Antonella Bianchi, responsabile della posizione organizzativa di elevata responsabilità riguardante l’obbligazione doganale; A chiudere i lavori Pietro Angelini, direttore generale di NAVIGO, la rete di aziende della nautica Toscana. Tra il pubblico i rappresentanti delle maggiori aziende toscane del settore yacht, aziende specializzate in servizi di alta gamma e nella fornitura di accessori necessari per la costruzione e la manutenzione delle navi da diporto.

L’incontro nasce perchè Propeller Club Livorno e Navigo durante il Versilia Yachting Rendez-vous, dello scorso maggio, avevano delineato un seminario con il proposito di portare l’attenzione su lavorazione e refitting e tutte le procedure semplificate sulla cantieristica da diporto” – spiega nell’introduzione la presidente del Club, Maria Gloria Giani Pollastrini. Quando un cantiere deve affrontare dei lavori di riparazioni e delle modifiche su imbarcazioni da diporto, incorre l’obbligo di presentare la garanzia per poter procedere. “Il calcolo della garanzia, fino ad ora, è calcolato sull’intero valore dello scafo” – continua Giani – “L’agenzia delle dogane, nella persona dell’ing. Roberta de Robertis- (direttore centrale Dogane) -ha iniziato a lavorare sulla questione con l’obiettivo di sburocratizzare, perchè il territorio abbia maggiori opportunità e il settore abbia meno limiti”.

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L’incontro è servito ad approfondire alcuni aspetti tecnici del quadro normativo doganale, l’AEO (Operatore Economico Autorizzato) applicato al settore.” – dice a margine dell’incontro Roberto Chiara (VIDEO)– “Fondamentale essere vicini a questo comparto per la risoluzione delle problematiche”- “L’evento si colloca nell’ambito delle attività di collaborazione, che l’Agenzia Dogane e Monopoli pone in essere, nei confronti degli operatori. In questo caso parliamo della cantieristica navale, settore di spicco, non solo della zona del livornese ma italiano”-

Scopo del seminario pertanto fornire degli strumenti necessari per rendere più competitivo il comparto nazionale e nello specifico, il distretto toscano, nei confronti della concorrenza estera: “Mostrare lo status di Operatore Economico Autorizzato in relazione alla cantieristica navale” -conclusde Chiara –  “A livello di direzione generale delle Dogane, abbiamo iniziato uno studio per trovare altri strumenti di supporto. Avremo degli interventi mirati sia sul settore dello status del AEO, che per il discorso legato alle garanzie per quanto riguarda il settore del refitting per le persone di spicco nell’ambito della cantieristica”.

In Toscana viene prodotto il 30% mondiale delle barche sopra i 30 metri, un comparto che raggruppa oltre 3 mila imprese, eccellenza unica a livello internazionale. Pertanto per rendere maggiormente competitivo il settore nei confronti della concorrenza straniera, che sia quella dei vicini cantieri francesi, ma anche più in generale per posizionare il settore al centro del mercato Mediterraneo, ben vengano quindi misure per rendano il settore meno stretto in vincoli burocratici.

In chiusura Pietro Angelini, di Navigo interviene a delineare la ricchezza di un settore che, in Toscana, raggruppa oltre 3 mila imprese e 18 mila addetti. “Un’eterogeineità di soggetti che offrono le lavorazioni: dal cantiere, al refitter, al main contractor. Basti pensare che solo a Viareggio ci sono 700 imprese“. Un settore che da tre anni mostra dati di crescita a doppia cifra: “La barca è cambiata è più grande” – sottolinea Angelini – “il 50% delle imbarcazioni del mondo passa davanti alle nostre coste. Il cliente è cambiato e la velocità diventa l’elemento dominante per essere competitivi”.

Lucia Nappi

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