Il tribunale di Shanghai ha accusato e condannato a 4 anni l’ex avvocato cinese Zhang Zhan e giornalista blogger per «aver diffuso maliziosamente informazioni» sulla pandemia da Wuhan. L’UE chiede l’immediato rilascio della giornalista cinese. “Finto procedimento giudiziario” tuona il governo di Washington.
La condanna 4 anni di carcere è arrivata per aver effettuato dirette video da Wuhan durante l’inizio della crisi di Covid-19. Il tribunale di Shanghai, dopo una breve udienza, ha riconosciuto la giornalista di essere colpevole di aver “documentato litigi e provocato problemi” in merito a fatti iniziali della pandemia quando a Wuhan, ancora, si parlava di “polmonite misteriosa”.
UE:
“Le restrizioni alla libertà di espressione e all’accesso alle informazioni, le intimidazioni e la sorveglianza dei giornalisti, così come le detenzioni, i processi e le condanne di difensori dei diritti umani, avvocati e intellettuali in Cina, stanno crescendo e continuano a essere fonte di grande preoccupazione”: ha dichiarato il portavoce dell’alto rappresentante della politica estera della Ue, chiedendo il “rilascio immediato” di Zhang Zhan. La richiesta della Ue arriva durante le battute finali del negoziato sull’accordo sugli investimenti con Pechino, che verrà annunciato nei prossimi giorni.
L’Ue chiede inoltre il rilascio di avvocati e difensori di diritti umani cinesi condannati e imprigionati: l’avvocato Yu Wensheng, i difensori: Li Yuhan, Huang Qi, Ge Jueping, Qin Yongmin, Gao Zhisheng, Ilham Tohti, Tashi Wangchuk, Wu Gan, Liu Feiyue.
USA:
Forte condanna anche da parte degli Stati Uniti dove il Dipartimento di Stato di Washington ha condannano fermamente il “finto procedimento giudiziario” della Repubblica popolare cinese (RPC) e la condanna del giornalista-cittadina Zhang Zhan. Chiedendo al governo della RPC “il rilascio immediatamente e incondizionato“.
L’US Department of State in un comunicato scrive: “Il Partito Comunista Cinese (PCC) ha dimostrato ancora una volta che farà di tutto per mettere a tacere coloro che mettono in dubbio la linea ufficiale del Partito, anche per quanto riguarda le informazioni cruciali sulla salute pubblica. Mentire è una caratteristica, non un bug dei regimi autoritari. Il PCC ha limitato e manipolato le informazioni sull’epidemia di COVID-19 a Wuhan sin dall’inizio e ha messo a tacere brutalmente altri coraggiosi rivelatori di verità, come il dottor Li Wenliang, Chen Qiushi e Fang Bin. A causa del grave illecito del PCC, il resto del mondo ha fatto molto affidamento su rapporti non censurati di giornalisti cittadini come Zhang per comprendere la vera situazione a Wuhan dopo che sono stati applicati i severi controlli sui media imposti dal PCC e un’epidemia controllabile si è trasformata in una mortale pandemia globale.
Conclude Washington “Il suo processo frettoloso, a cui è stato negato l’accesso agli osservatori stranieri, mostra quanto il PCC abbia paura dei cittadini cinesi che dicono la verità. La paura della trasparenza del governo della RPC e la sua continua repressione delle libertà fondamentali sono un segno di debolezza, non di forza, e una minaccia per tutti noi. Gli Stati Uniti sosterranno sempre il diritto dei cittadini cinesi di esprimersi liberamente e pacificamente”.