Pirateria nel mondo – Nel 2019 calano gli attacchi alle navi

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Il Golfo di Guinea si conferma anche nel 2019 l’area a maggior rischio pirateria, in questa regione si sono verificati infatti l’82%  dei rapimenti di equipaggio a livello globale. Dati International Maritime Bureau (IMB).

LIVORNO – Nei primi nove mesi del 2019 si è registrato la diminuzione degli episodi globali di pirateria e di attacco armato nei confronti di navi, rispetto allo stesso periodo del 2018. Questo è quanto emerge dal Rapporto  stilato dall’International Maritime Bureau (IMB) ovvero l’organismo internazionale per la lotta ai crimini connessi al commercio e al trasporto marittimo globale, in particolare la pirateria e la frode commerciale, e per la protezione degli equipaggi delle navi nelle tratte oceaniche. pirati

IMB pubblica un rapporto settimanale sulla pirateria e gestisce un Centro di Segnalazione contro la pirateria (IMB Piracy Reporting CenterIMB PRC) – che si trova in Malesia, a Kuala Lumpur, ed è attivo 24 ore su 24.
L’’IMB Piracy Reporting Center ha segnalato, nei primi 9 mesi del 2019, 119 incidenti rispetto ai 156 incidenti dello stesso periodo del 2018.

Complessivamente, gli incidenti del 2019 hanno coinvolto 95 navi che hanno subito attacchi a bordo, 10 navi contro le quali è stato aperto il fuoco, 10 tentativi di attacco e 4 navi dirottate. Il numero di membri dell’equipaggio presi in ostaggio è diminuito da 49 nel 2019, rispetto ai 112 nel 2018.Pirati

Dal rapporto emerge inoltre che il Golfo di Guinea si conferma area a maggior rischio pirateria, in questa regione si sono verificati infatti l’82% a livello globale dei rapimenti di equipaggio.
Inoltre è la capitale della Nigeria, Lagos il porto con il numero più alto di incidenti di pirateria a livello globale: 11 incidenti nel 2019.
Nonostante la Nigeria risulti il paese a maggior rischio e con maggiore frequenza di attacchi, tuttavia nel 2019 le coste nigeriane hanno visto calare il fenomeno pirateria: da 29 incidenti nel 2019, contro i 41 del 2018.

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Sebbene gli incidenti siano in calo, il Golfo di Guinea continua a destare preoccupazione per la pirateria e gli attacchi armati a fini di estorsione, con rapimenti di membri dell’equipaggio in aumento“, ha affermato Pottengal Mukundan, direttore dell’ICC IMB.

Il rapporto ha aggiunto che in Indonesia continua la tendenza alla diminuzione degli incidenti complessivi legati alla pirateria: 20 episodi nel 2019, tra attacchi effettivi e tentativi. IMB ha osservato che ciò potrebbe essere attribuito alla attività di collegamento di informazioni tra la polizia marittima indonesiana e l’IMB PRC.

Vale la pena notare che nessun incidente relativo alla pirateria è stato registrato in Somalia per i primi nove mesi del 2019. Nonostante ciò, la RPC dell’IMB ha consigliato agli armatori di rimanere cauti durante il transito in queste acque.

IL FENOMENO DELLA PIRATERIA NEL MONDO

Da tempo sono state tracciate le origini del fenomeno della pirateria che sembra trovare spazio tra gli Stati dove è maggiore il vuoto istituzionale e politico o, addirittura, dove ci sono conflitti  interni, questo è evidente soprattutto nel Golfo di Guinea e nel caso della  Nigeria, dove la povertà di molta parte della popolazione e l’incertezza politica, hanno armato in alcuni casi le braccia della criminalità su mare. Ma il fenomeno non riguarda solo le coste d‘Africa, poichè è diffuso anche in America Latina settentrionale, in Centro-America, e Sud Est Asiatico.

Chi sono quindi questi pirati moderni? Sicuramente niente  hanno a che vedere con i personaggi di Salgari. In definitiva si tratta di criminali crudeli e pronti a tutto, armati fino ai denti e connotati da diversità a seconda dell’area geografica. Dagli ex pescatori divenuti pirati e agli ex signori della guerra in Africa, ai narco trafficanti del Centro America, dove le attività criminali sui mari sono spesso dirette e gestite dalla terraferma, dalla  microcriminalità locale. Nel Sud Esta asiatico dove i gruppi criminali che vanno per mare mettono  le loro radici nel fondamentalismo islamico utilizzando gli assalti alle navi mercantili, in transito attraverso lo Stretto di Malacca, per finanziare missioni e altre attività di matrice criminale anch’esse.

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