La Marina Militare si cala sulla nave e sventa l’attacco pirata, ma è una esercitazione

Assarmatori esercitazione

ROMA – E’ stata un’esercitazione anti-pirateria della Marina Militare Italiana quella che si è svolta, ieri con successo, nelle acque “ad alto rischio” del Golfo di Guinea e, che ha visto coinvolte la fregata missilistica Federico Martinengo e la nave portacontainer MSC Augusta.

Un’esercitazione che ha sperimentato il nuovo protocollo  anti pirateria messo a punto nell’ambito dell’accordo di cooperazione tra il Comando Generale della Flotta Navale Italiana (CINCNAV), il Corpo delle Capitanerie di Porto (ITCG) e Assarmatori. L’esercitazione, ha spiegato Assarmatori in una nota, è volta a sperimentare la condivisione delle informazioni tra le compagnie armatoriali private (associate ad Assarmatori) e le navi governative al fine di garantire la sicurezza in mare alle navi che intendono transitare nel Golfo di Guinea. Inoltre è servita a “testare le comunicazioni tra tutte le parti interessate (governative e private) prima / durante / dopo un possibile evento di pirateria in acque internazionali; verificare le azioni dell’equipaggio e la capacità dell’equipaggio di rispondere a un’emergenza che coinvolge la sicurezza in mare e, in particolare, le misure e le procedure operative standard antipirateria”. Un accordo che va nigliorare i collegamenti tra i vari Centri Operativi, sperimentandone l’efficienza operativa dell’organizzazione di sicurezza nazionale nelle operazioni di assistenza ed eventuale soccorso in mare con navi mercantili che navigano in acque internazionali.

Il Gruppo MSC si è detto orgoglioso di avere partecipato ad una esercitazione così importante – “siamo testimoni dello straordinario lavoro che la Marina Italiana sta facendo nel Golfo di Guinea, rinnoviamo la nostra disponibilità per le prossime esercitazioni nell’area.”

L’esercitazione ha visto la nave MSC Augusta, in navigazione nelle Acque del Golfo di Guinea segnalare al Centro Operativo della Nazione di bandiera (Cipro) di aver individuato una piccola imbarcazione i cui comportamenti sospetti facevano ipotizzare l’imminenza di un attacco armato, dal CSO di Limassol l’allarme è stato quindi inviato al Centro Operativo della compagnia MSC che ha provveduto ad avvisare il Comando della Marina Militare Italiana, che a sua volta ha coinvolto la ITS MARTINENGO in attività di pattugliamento in quell’area.

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Nel giro di tre ore il Comandante dell’unità militare ha potuto contattare il mercantile sotto attacco, ottenere tutte le informazioni necessarie all’intervento e inviare sul posto un elicottero con una squadra di assaltatori che si è calata sul ponte mettendo in sicurezza la nave e liberando l’equipaggio, che come da procedure si era precedentemente asserragliato nella cittadella. Un intervento molto simile a quello effettuato realmente dalla fregata MARTINENGO nella prima parte di novembre, che ha sventato un attacco dei pirati ad un mercantile di Singapore.

Nel sottolineare il successo dell’esercitazione e la grande professionalità dimostrata ancora una volta dall’equipaggio e dai militari delle forze d’intervento della Marina, il presidente di Assarmatori Stefano Messina, ha ricordato che il Golfo di Guinea è in assoluto la regione a più alto rischio pirateria per il trasporto marittimo, nella quale nel corso del 2019 sono avvenuti il 90% dei sequestri di equipaggi di navi commerciali. “Nei mesi di attività in quell’area il lavoro della ITS MARTINENGO è stato preziosissimo e ora che i suoi marinai ed ufficiali stanno tornando in Italia per fine missione dobbiamo rivolgere loro un grazie veramente sentito, confidando che, nel rispetto delle rotazioni fra le varie forze navali impegnate in quell’area, una unità italiana possa tornare presto a garantire la sicurezza degli equipaggi e la regolarità dei commerci”.

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