La Galleria del Vento studia aerodinamica e progetta navi a vela

navi vela

La Galleria del Vento del Politecnico di Milano è uno degli impianti più importanti al mondo e il più grande in Europa, nato per testare l’efficacia  e la sicurezza di strutture, ponti, navi, treni alta velocità. Tra i molti progetti  anche nell’ambito del bando Ue Clean Sky per lo studio di grandi navi cargo a vela, ecosostenibili.

MILANO – La Galleria del Vento del Politecnico di Milano uno degli impianti più importanti al mondo e il più grande in Europa per lo studio dell’andamento del vento intorno ai corpi dalle più svariate forme e dimensioni. Situato nell’edificio del Campus Bovisa si tratta di un grande laboratorio, dove si svolgono le simulazioni di raffiche di varia intensità, fino a 200 chilometri orari, e la loro interazione con elicotteri, ponti ed edifici, treni ad alta velocità, navi, barche a vela, oppure con oggetti più piccoli e comuni. Lo riporta il magazine on line di Assolombarda, Genio&Impresa.

“La Galleria è luogo di ricerca di base per gli studenti e i ricercatori del Politecnico, ma anche di ricerca applicata e di servizio verso il nostro tessuto economico”, afferma Marco Belloli, direttore scientifico della Galleria dal 2001.  Molte grandi, medie e piccole imprese italiane, infatti, si sono affidate proprio alla Galleria del Vento per testare l’efficacia dei prodotti, affittando l’impianto per i giorni necessari alle prove. Un vero e proprio “noleggio del vento”, che nel corso degli anni ha interessato settori di varia natura: velivoli e costruzioni in primis, ma anche impianti fotovoltaici, tracker per pannelli solari, geomembrane usate come coperture e società di ingegneria strutturale.

Sul piano della sostenibilità, tra i progetti anche quelli nell’ambito del programma europeo Ue Clean Sky: “Lavoriamo sull’efficienza energetica degli edifici o dei velivoli con il bando Ue Clean Sky, nel settore delle energie rinnovabili e dei pannelli fotovoltaici, oppure con le grandi navi  cargo che, grazie ad una rete di vele, consumano e inquinano di meno” ha spiegato Belloli.

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Come si presenta la struttura?  E’ un enorme cilindro all’interno del quale passa l’aria che soffia nelle camere di prova; una più grande, in cui si testano gli effetti del vento su oggetti statici, e una più piccola, in cui si provano macchine che si muovono nell’aria ferma. Un impianto che si regge su una tecnologia raffinatissima, ma che a nulla servirebbe senza il fattore umano: nella Galleria del Vento scienza e ingegneria incontrano le eccellenze del sistema produttivo e nessuno esclude l’altro. Lo conferma il direttore Belloli: “Gli artigiani che costruiscono i modelli in scala e collaborano con noi da tanti anni sono una risorsa preziosissima perché senza di loro tutti i nostri studi non sarebbero possibili”. All’esterno dell’edificio ci sono poi due cabine di comando, i modelli di alcune strutture architettoniche che hanno fatto la fama di Milano, come il quartiere City Life e il Palazzo Italia di Expo 2015, treni ad alta velocità, navi e una vera e propria “wall of fame” con le firme di tutti gli atleti che hanno utilizzato le attrezzature testate dalla Galleria. Giusto per citarne alcuni: Alex Zanardi ed Elia Viviani. Al momento alla Galleria del Vento sono tanti i progetti sul tavolo e altrettanti i sogni da realizzare. Uno su tutti? La costruzione del ponte sullo Stretto di Messina.

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