LA SPEZIA – La Divisione Militare di Fincantieri al centro dell’iniziativa promossa dal The International Propeller Club Porti della Spezia e di Marina di Carrara, svolta presso il Terminal crociere spezzino, e che ha visto la presenta del direttore generale della Divisione Navi Militari di Fincantieri, Dario Deste.
Ad aprire i lavori il presidente del Club, Gian Luca Agostinelli, che ha introdotto il tema ed ha presentato il relatore. Il gruppo Fincantieri in Liguria concentra il proprio polo cantieristico della difesa attraverso i due stabilimenti di Muggiano e di Riva Trigoso, gestendo un attuale portafoglio ordini in grado di assicurare un carico di lavoro e un piano di assunzioni per i prossimi cinque anni.
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A livello globale la Divisione Militare di Fincantieri è presente con tre cantieri negli Stati Uniti (uno in Florida e due in Wisconsin) e in Estremo e in Medio Oriente, impegnata nell’essere sempre un passo avanti nelle soluzioni tecnologiche da far valere nei mercati internazionali.
Il sindaco della Spezia, Pierluigi Peracchini, ha ricordato come il gruppo cantieristico nazionale operi in partnership con la Marina Militare Italiana e con altre Marine internazionali, recentemente l’assegnazione di due sue unità alla Marina dell’Indonesia.
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Fincantieri è il primo costruttore navale europeo – ha sottolineato il direttore generale del gruppo cantieristico – l’esempio è la realizzazione delle FREMM (Fregate Europee Multi Missione) commissionate a Fincantieri dalla Marina Militare Italiana nell’ambito dell’accordo di cooperazione internazionale italo-francese, con il coordinamento di OCCAR, l’organizzazione congiunta per la cooperazione europea in materia di armamenti. e che ha visto per l’Italia, la costruzione da parte di Fincantieri di 10 fregate multi-missione.
Progetto che ha raccolto il consenso degli Stati Uniti, Fincantieri è infatti impegnata alla costruzione delle fregate Constellation per la Marina US – “Per gli Stati Uniti è la prima volta che un costruttore estero partecipa al rinnovamento della flotta militare nazionale” – ha sottolineato Deste soffermandosi su alcuni aneddoti riguardanti la visita del presidente Trump, al primo mandato, rimasto favorevolmente “colpito” dalle navi italiane giudicate più belle di quelle Usa.
“Al netto della combinazione di tecnologia ed estetica” – ha detto Deste – “Fincantieri propone modelli di business di collaborazioni internazionali anche per i Paesi che non hanno grandi forze armate, per dotarle di unità e per assisterle nelle varie fasi: dai service all’addestramento del personale, al trasferimento delle tecnolo
Sul tema della decarbonizzazione navale, Deste si è soffermato sula tecnologia navale a propulsione nucleare escludendone il suo utilizzo a causa degli elevati costi che questa comportrebbe. UDiverso invece per i mini reattori, Fincantieri è infatti impegnata insieme al RINA e alla start-up italo britannica Newcleo, nello studio di applicazioni nucleari nel settore navale, tramite la tecnologia dei piccoli reattori modulari raffreddati a piombo (anche noti come SMR, Small Nuclear Reactors).
