In Mar Rosso gli Houthi hanno dichiarato che interromperanno gli attacchi contro le navi affiliate agli Stati Uniti e al Regno Unito. Secondo le dichiarazioni del leader dei ribelli Houthi, Abdul Malik al-Houthi, dalla tregua sono escluse le navi di armatori e società israeliane, battenti bandiera israeliana. Tale minaccia permarrà fino a quando non saranno attuate le fasi 2 e 3 dell’accordo di tregua tra Israele e Hamas.
Non sono previste ritorsioni contro le navi che faranno scalo nei porti israeliani, oppure le cui società fanno riferimento parzialmente a società israeliane o cittadini israeliani. Se le forze statunitensi o britanniche dovessero rivolgere attacchi nello Yemen, gli Houthi cominceranno nuovamente a prendere di mira le navi mercantili di quei Paesi.
L’accordo del cessate il fuoco è tuttavia ancora fragile, si dovrà aspettare lo sviluppo delle trattative nelle prossime settimane, sebbene gli sviluppi delle ultime due giornate fanno ben sperare per una tregua più lunga e negoziati che portino alla stabilizzazione della regione e quindi anche del ritorno delle navi attraverso il Mar Rosso e il Canale di Sueza. Quindi unA aspettativa di pace più duratura.
Trasporto marittimo di container
Secondo gli analisti di settore, dal punto di vista delle merci, gli spedizionieri stanno esaminando i contratti per le tariffe 2025 in una situazione di difficile interpretazione. Perchè se la tregua dovesse saltare i vettori giocherebbero sul rialzo dei noli, soprattutto nell’estate prossima, poiché le rotte continuerebbero ad essere spostate attono al Capo di Buona Speranza.
Se invece la situazione di stabilità dovesse protrarsi e le navi dovessero tornano a Suez, sarà probabile assistere ad un calo sostanziale delle tariffe spot, anche se complicato da un problema temporaneo di congestione in Europa.
Cosa potrà influenzare le tariffe
I numeri di fine 2024 mostrano un lieve peggioramento dell’equilibrio tra domanda e offerta a livello globale, in assenza di crisi in Mar Rosso, rispetto al fine 2023. Nel periodo gennaio-novembre 2024 la capacità globale è cresciuta del 10,5%, a fronte di una crescita inferiore per la domanda globale pari al 7,1% (misurata in teu-miglia). Mentre la situazione nel quarto trimestre 2023 vedeva un equilibrio domanda/offerta (cioè l’eccesso di capacità) con i vettori e tariffe in perdita.
Secondo i principali analisti l’andamento delle tariffe potrà essere influenzato dalla politica commerciale di Trump, che si insedierà oggi pomeriggio alle 18,00 orario italiano, la supply chain del trasporto marittimo di container sarà influenzato da una serie di decreti presidenziali annunciati da Trump in campagna elettorale, anche se al momento è difficile prevedere quali possano essere. Tuttavia alcuni di questi provvedimenti potrebbero comportare la rapida introduzione di nuove tariffe, che a loro volta avrebbero un impatto sui modelli di approvvigionamento e quindi sia sul volume delle merci che sulle rotte.