Coste somale: Pirati attaccano la petroliera Leopard Sun, ma battono la ritirata in 20 minuti

Si è trattato di un attacco di pirati, probabilmente somali, quello che ha subito la nave cisterna Leopard Sun mentre si trovava a 160 miglia nautiche (295 km) al largo della Somalia, lo ha confermato UE Navfor, la Forza navale dell’Unione europea lanciata in missioni anti-pirateria.
 
La nave, battente bandiera di Singapore, viaggiava con un carico di 50mila tonnellate di greggio ed era partita da Sohar nel Golfo di Oman, diretta in Sud Africa a Città del Capo quando, arrivata al largo delle coste somale, si è vista abbordare da poppa da due imbarcazioni armate che immediatamente hanno aperto il fuoco. 
Fortunatamente l’attacco si è concluso in 20 minuti circa e, nessuno è rimasto ferito a bordo della petroliera, infatti al fuoco pirata le guardie private, a bordo della Leopard Sun, hanno risposto con degli spari di avvertimento, i pirati pertanto, capito il messaggio, hanno dovuto battere la ritirata. Questo, come commentato da UE Navfor, si tratta del primo incidente dopo diversi mesi in cui il fenomeno non si verificava.
 
Gli attacchi dei pirati al largo della costa somala sono infatti andati a diminuire largamente in questi anni grazie alle missioni anti-pirateria messe in atto dalle diverse marine, tra cui quella dell’Unione Europea e della Cina, che operano regolarmente in queste acque.
Il 2011 è stato l’anno di punta per il fenomeno della pirateria, principalmente somala, aumentata a dismisura fino a far registrare 237 attacchi con centinaia di ostaggi, tra equipaggi e passeggeri come nel caso di navi da crociera, rilasciate a seguito del versamento di riscatti da parte delle compagnie armatoriali.
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