Wista Italy in visita al porto di Trieste

Nella giornata internazionale della donna nel settore marittimo indetta dall’IMO, Wista Italy ha visitato il porto di Trieste
Wista Italy
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TRIESTE –  Wista Italy, l’associazione delle professioniste dello shipping e della logistica, venerdì 16 maggio, in prossimità della giornata internazionale delle donne nel marittimo, che cade il 18 maggio, nell’ambito delle sue iniziative “di porto in porto” ha visitato il porto di Trieste, con una delegazione guidata dalla presidente Costanza Musso.

“È stata una giornata interessante, istruttiva e ricca in cui le socie hanno potuto cogliere numerosi spunti e approfondire diverse realtà non sempre note a tutte. Indubbiamente quello di Trieste è un porto dove la presenza femminile, sia a livello armatoriale che di responsabilità operative, brilla in modo particolare e può rappresentare un modello a tendere per altre realtà portuali”, ha commentato la presidente Musso.

La giornata è cominciata con una visita all’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Orientale, dove il presidente designato e il commissario hanno delegato ad accogliere Francesca Trampus e Roberta Manzi, rappresentanti a pieno titolo delle molte donne che lavorano in posizioni di responsabilità nelle autorità portuali del nostro paese ma che, ancora oggi, non riescono ad arrivare alle posizioni di governance.

Infatti anche in questa fase di rinnovi delle cariche di ben 14 autorità portuali i nomi femminili, per il momento, non sono contemplati.

Le responsabili dell’Autorità Portuale hanno illustrato l’attuale porto di Trieste alle socie Wista, con tutte le sue complessità e i progetti di espansione futuri. Molto interessante il primato del Porto di Trieste dove ben il 50% delle merci in uscita avviene via treno. Si tratta infatti del primo porto italiano per utilizzo dell’intermodalità e forse l’unico ad aver costituito una funzione ad hoc in questo senso, di cui è responsabile Antonio Gurrieri, prossimo Presidente dell’Autorità Portuale.

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Si tratta di un porto dove si è studiato, in modo particolare, il ruolo di interconnessione con il territorio e le problematiche di instradamento della merce.

Wista ha consegnato il suo Crest alle rappresentati dell’Autorità Portuale e poi la giornata è proseguita con un giro del sito e la visita di alcuni degli operatori principali del Porto di Trieste.

È stato prima visitato il terminal Pacorini Silocaf, dove Massimiliano Scaramelli ha illustrato con grande passione e dovizia di dettagli l’iter di ingresso nei magazzini, di stoccaggio, di processo nei silos del caffè crudo e le successive fasi di lavorazione e spedizione ai clienti. Alla fine della visita c’è stato il tempo per un saluto con Elisa Pacorini, terza generazione della famiglia imprenditoriale.

La seconda tappa è stata al terminal Samer dove arrivano navi ro-ro con traffico di semirimorchi ma anche container refrigerati, tanks e merce varia. Il porto si presentava particolarmente pieno ma l’operatività scorreva senza problemi e le socie hanno potuto salire sulla nave DFDS in linea da Trieste alla Turchia, ospiti del comandante grazie a Lilli Samer, socia Wista Italy e padrona di casa.

Le socie sono rimaste colpite dai numeri del gruppo Samer che ha sviluppato un modello di intermodalità Italia-Turchia veramente importante, infatti il terminal nel 2024 ha raggiunto i 115.000 teu e 350.000 semirimorchi.

Dopo pranzo la delegazione Wista ha visitato il bellissimo quartier generale del gruppo Ocean di Michela Cataruzza, anche lei socia Wista. L’imprenditrice ha raccontato alle colleghe la sua storia, il suo business e i suoi progetti. Gli uffici della Ocean raccontano toccanti storie familiari di mare e di passione che oggi vogliono dire sostenibilità e operatività al servizio della collettività per la risoluzione di ogni tipo di problema ambientale marino. Con rimorchiatori, chiatte e bettoline di bunkeraggio, Ocean rappresenta una compagnia molto evoluta in termini di mezzi, automazione e welfare aziendale.

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L’ultima visita è stata quella al terminal HHLA PLT dove le socie sono state ricevute dalla Managing Director Guyonne Querner e dal CEO Antonio Barbara che hanno illustrato con giusto orgoglio i risultati raggiunti e i progetti in cantiere di questa realtà, giovane ma molto dinamica, che accoglie navi general cargo, ro-ro e container in un’area totalmente bonificata con un progetto di riqualificazione iniziato solo nel 2021.

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