“Il neo presidente, ripropone l’apertura del “dialogo per ricucire la spaccatura che c’è stata tanti anni fa”. Tuttavia, il tenore delle dichiarazioni, non sembra essere un preludio ad una ritrovata unità tra le associazioni di categoria.” Queste le parole con cui il presidente di UPI – Unione Piloti, Vincenzo Bellomo, commenta le dichiarazioni di Luigi Mennella neo presidente alla guida di Fedepiloti, Federazione Italiana Piloti dei Porti. In una lettera inviata alla stampa Bellomi interviene sui temi del pilotaggio portuale e sulla scissione interna alla categoria.
Un appello all’unitarietà della categoria era stata sollevata dal Comandante generale delle Capitanerie di Porto, Giovanni Pettorino, in seno alla 73° Assemblea Nazionale di Fedepiloti nel cui contesto sono avvenute anche le elzioni per il rinnovo delle cariche di vertice. “La forza di un’organizzazione, che esprime un servizio così importante, non può esprimersi se c’è divisione”- aveva dichiarato l’ammiraglio Pettorino- “Non c’è forza nel far valere le proprie ragioni se non c’è unitarietà”.
All’appello lanciato dall’ammiraglio Pettorino, pertanto, risponde il presidente di Unione Piloti: “La preoccupazione del Comandante generale delle Capitanerie di Porto potrà essere fugata solo da univoche ragioni da portare avanti per il bene del servizio di pilotaggio che siano frutto di un confronto franco e fecondo; non certamente da decisioni prese in seno ad un’oligarchia. Diversamente la ricerca di una fusione tra le due associazioni non è altro che uno specchietto per le allodole”.
Il presidendte Bellomo parlando della riunificazione della categoria dice: “Siamo pronti e disponibili a discutere della rifondazione della categoria, della maniera di affrontare i cambiamenti che interesseranno il servizio di pilotaggio; l’autenticità di questa nostra convinzione è ampiamente testimoniata dai fatti. La nostra disponibilità, però, non consiste nella passiva ed acritica approvazione di tesi e proposte che, in passato, furono proprio la causa della scissione e che oggi sono nuovamente presentate. Infatti, non si condividono le opinioni poste a suffragio dello studio commissionato al CIELI e, di esso, si concorda esclusivamente sulla validità della formula tariffaria così come del resto si rileva nel nostro elaborato, presentato diversi mesi orsono al superiore Ministero”.