Trieste sposta il Punto Franco a Bagnoli della Rosandra, nuova polo logistico e industriale

TRIESTE – Si rafforza l’area retroportuale di Trieste presso Bagnoli della Rosandra. Questa nuova area logistica, di proprietà dell’Interporto triestino, diventerà a breve Punto Franco. grazie all’accordo firmato tra l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, la Prefettura di Trieste, la Regione Friuli Venezia Giulia, i Comuni di Trieste e San Dorligo della Valle e il Consorzio di Sviluppo Economico Locale dell’Area Giulianaa. Nei prossimi giorni il presidente dell’Authority emanerà  il decreto, d’intesa con la Regione, i Comuni e le altre Istituzioni interessate, che renderà operativo lo spostamento del Punto Franco.

Zeno D’Agostino, presidente dell’Authority, ha spiegato: “Questa giornata è una data storica per il programma di sviluppo del porto, ma soprattutto per la nostra città e la nostra Regione. Parte FREEeste la nuova free zone industriale di Trieste.  Presenti all’incontro: Annapaola Porzio (prefetto di Trieste), Graziano Pizzimenti (assessore alle Infrastrutture e territorio della Regione FVG), Roberto Dipiazza (sindaco del Comune di Trieste), Sandy Klun (sindaco del Comune di San Dorligo della Valle), Antonio Paoletti (presidente della Camera di Commercio della Venezia Giulia).
La struttura di Bagnoli della Rosandra, nel dicembre 2017 è  stata venduta da Wärtsila Italia all’Interporto di Trieste per un costo di circa 21 milioni di euro. Il nuovo polo logistico ed industriale si sviluppa su una superficie di 240 mila metri quadri, di cui 74 mila coperti e include un raccordo ferroviario con la stazione di Aquilinia. L’acquisizione è nata da una carenza di spazi a Fernetti per ospitare attività logistica. “Questa è un’operazione fondamentalespiega Giacomo Borruso, presidente dell’Interporto di Triesteperché ha permesso la realizzazione di un’area retroportuale adeguata alle attuali esigenze di sviluppo dello scalo giuliano. Ora con il Punto Franco prevediamo un ulteriore aumento delle nostre attività”.

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Entro pochi giorni, infatti, il comprensorio godrà dei benefici del regime di Punto Franco, anche se l’inaugurazione ufficiale delle struttura è prevista a febbraio. Va rilevato che l’Interporto sta già operando nei nuovi magazzini da giugno 2018 con l’acquisizione di ulteriori traffici (coils e forestali), e l’avvio di operazioni di movimentazione e deposito a supporto dell’industria locale come Wärtsila Italia e Mangiarotti. Ad oggi, ancor prima dell’introduzione del nuovo regime, sono già state movimentate 37 mila tonnellate di merce. Una parte delle aree coperte verrà inoltre attrezzata come magazzino refrigerato con una prima unità di 20 mila posti pallet, sia a supporto dell’export dei prodotti regionali, sia per l’import di prodotti deperibili in distribuzione in tutta Europa.

Lo step successivo sarà rendere operativa la parte ferroviaria. “L’area è completamente efficiente proprio grazie alla presenza della ferrovia. L’Autorità di Sistema investe solo dove vi è la presenza di binari”, specifica D’Agostino. Nel comprensorio esiste un raccordo ferroviario interno, che sarà completamente rimesso a nuovo e allacciato alla stazione di Aquilinia tramite una bretella di 2 chilometri di proprietà di COSELAG, il Consorzio di Sviluppo Economico Locale dell’Area Giuliana. I lavori di riattivazione della stazione di Aquilinia saranno invece portati avanti da RFI, con un investimento di circa 17 milioni di euro. Con la fine dei lavori ferroviari, previsti entro l’inizio del 2020, Aquilinia diventerà stazione di riferimento per tutto il porto industriale, collegando FREEeste, Piattaforma Logistica e Area Ex-Aquila.

TDT

 

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