Spezia e Marina di Carrara, crescita in sinergia – Nuovo Terminal crociere: Royal, MSC e Costa si aggiudicano la gara

di Lucia Nappi

CARRARA –I porti di La Spezia e Marina di Carrara sono cresciuti negli ultimi tre anni grazie alla positiva sinergia creatasi dalla riforma portuale del 2016 “- “La Spezia ha registrato nel 2018 un consolidamento del traffico contenitori passando da 1.373 milioni di container1 nel 2016 ai  1. 485 milioni del 2018“. Lo ha spiegato Carla Roncallo presidente dell’Autorità di Sistema del Mar Ligure Orientale, intervenuta a Carrara al convegno “Portualità e Logistica quali fattori di successo per lo sviluppo del paese”  nell’ambito del Seatec di CarraraFiere.

Di contro Marina di Carrara è addirittura passato da 1,4 milioni di tonnellate di merci del 2015, momento di maggior crisi per il porto, a 2,5 milioni nel 2018, traguardando il 2019 con la previsione di oltre 3 milioni di tonnellate. Risultato raggiunto grazie a diversi fattori. In primo piano “il trasferimento del traffico di rinfuse da Spezia a Carrara che ha permesso al porto ligure di liberare spazi a favore dei contenitori” –  spiega Roncallo – “e al porto toscano di acquisire questo nuovo traffico di merci. Con un + 115% dal 2015 al 2018. ” Inoltre il porto è passato da un unico operatore, Porto di Carrara spa con traffico principalmente di General Cargo, a tre operatori: con l’arrivo prima dell’armatore genovese Grendi e il traffico ro-ro verso la Sardegna, poi da ottobre 2018 con il Marina Carrara Terminal (MCT)  Gruppo Perioli spa.

Ma le novità non si limitano al settore commerciale infatti per la stagione crocieristica 2019 i numeri per entrambi i porti crescerannno notevolmente. Soprattutto per Spezia che passerà dai 485 mila passeggeri del 2018, ai 730 mila passeggeri nel 2019, “una volta e mezza e questo la dice lunga” commenta Roncallo- che sia un porto che attrae traffico cocieristico”. Grazie al nuovo terminal crociere e alle nuove strutture al servizio del traffico che i tre giganti del crocierismo mondiale: Royal Caribbean, MSC Cruise e Costa Crociere costruiranno a La Spezia e in piccola parte anche a Marina di Carrara. Un investimento di 41 milioni di euro, su una gara di project financing, per una concessione della durata di 37 anni. “La proposta era arrivata un po di tempo fa da parte dei tre armatori”, spiega Roncallo ”poi ne giorni scorsi la firma del decreto di aggiudicazione della gara, un iter sebbene rallentato dalla complicazione della normativa che in Italia rende difficili tutti i processi delle Autorità di Sistema” – “Abbiamo seguito passo passo il Codice appalti”. La questione non coinvolge solo Spezia ma anche Carrara perché, l’autorità di Sistema ha fissato nella gara due clausole: i numeri minimi di navi da crociera da far arrivare anche al porto toscano e gli  investimenti infrastrutturali su Carrara, “un piccolo terminal passeggeri che oggi manca”- fa sapere la presidente dell’ente portuale-  “Con le compagnie aggiudicatarie della gara, a breve, inizierà una trattativa per la banchina Tagliercio di Carrara”.

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Infatti dai primi mesi del 2018, l’Authoritry ha iniziato a lavorare sul documento di pianificazione di sistema, documento introdotto dalla riforma Delrio. Tre i principali interventi contenuti nel nuovo piano regolatore del porto di Carrara, in attesa di approvazione: la nuova Darsena a Levante, il prolungamento della diga foranea e l’allungamento della banchina Tagliercio. “Opere che consentirebbero in futuro di posizionare a Ponente il traffico crocieristico e la nautica e, a Levante la parte commerciale che adesso coesistono a fatica in spazi ridotti.”

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