Corsini: Livorno e Piombino alla ricerca di una nuova vision

Piombino ha dato prova in questi anni di aver creduto nella propria rinascita e assieme a Livorno può ambire ad acquisire una dimensione più ampia di quella prefigurata dalla legge di riforma della 84/94. A chi è abituato a traguardare nuovi orizzonti, a chi ritiene che i due porti possano fare insieme massa critica e gestire in modo sinergico i traffici più importanti, chiedo fiducia: lavorerò perché non ci siano porti di serie A e di serie B. Dobbiamo dotare il sistema dell’Alto Tirreno di una nuova vision; cominceremo a discuterne seriamente non appena si saranno insediati i nuovi organi di governance dell’Adsp”.
È questo il concetto chiave espresso dal presidente designato dell’Autorità di Sistema dell’Alto Tirreno, Stefano Corsini, nella sua prima uscita pubblica a Piombino. Nel quartier generale dell’ormai ex Port Authority, il commissario uscente Luciano Guerrieri ha radunato tutto il cluster locale per dare il benvenuto all’ingegnere romano e per dire arrivederci: “Dopo tanti anni si chiude per me una lunga esperienza di collaborazione, e con essa si conclude anche l’era delle Autorità Portuali così come le conoscevamo” – ha detto Guerrieri.
L’ex numero uno di Palazzo Cisp ha ricordato quanto di buono fatto in questo lungo periodo di commissariamento: “Abbiamo approvato il nuovo Piano Regolatore Portuale, abbiamo realizzato opere importanti, come il nuovo molo foraneo e il canale di accesso, e abbiamo quasi ultimato il prolungamento del molo sopraflutto. Tra Piombino e l’Isola d’Elba sono stati realizzati investimenti per circa 240 milioni di euro. Si è trattato di un lavoro che ha dato risultati importanti e in tempi ragionevolmente brevi”:
Guerrieri guarda alle tante scommesse vinte, a cominciare dalla realizzazione del moderno polo di demolizioni navali. Sa che in porto si stanno registrando segnali importanti di cambiamento (“Ci sono imprese che oggi stanno e vogliono continuare ad investire a Piombino, come ArcelorMittal, la nuova Solmine, e la Dalmine, alla stessa PIM”), ma è anche consapevole del fatto che le sfide da vincere sono ancora molte. E per l’ex numero uno dell’APP sono tutte partite che vanno giocate con la stessa determinazione con cui la comunità di Piombino riuscì a sollevarsi dalle ceneri della seconda guerra mondiale: “La battaglia di Piombino del 10 settembre del 1943, che si è svolta in porto, è stata riconosciuta come un atto di resistenza della nostra città alle forze navali tedesche. In quella situazione drammatica, con lo scalo portuale praticamente distrutto, riuscimmo a trovare le forze per andare avanti. La situazione attuale non è paragonabile a quella di allora, ma esattamente come allora abbaiamo davanti a noi una battaglia di grandi dimensioni”.
Il commissario uscente pensa al momento di difficoltà in cui si trova oggi tutta l’area piombinese, pensa per esempio alla vicenda Aferpi, “di cui si stanno occupando le istituzioni”, ma richiama l’ottimismo della volontà: “Se lo scalo portuale piombinese ha oggi un futuro lo dobbiamo anche al primo presidente dell’Autorità Portuale di Piombino, Tullio Tabani e al suo segretario generale, Stelio Montomoli. È grazie a loro se oggi possiamo provare a lanciare il sistema dell’Alto Tirreno verso nuovi importanti obiettivi e credo che siano state già costruite le basi per sviluppare una nuova competitività”.
La parola è passata quindi agli operatori, che hanno tutti ringraziato Luciano Guerrieri per l’ottimo lavoro svolto. Si sono susseguiti negli interventi Piero Neri (Ft.lli Neri e Pim); Carlo Torlai (Compagnia Portuale di Piombino), Simone Angella (Filt-Cgil) e Laura Miele (Asamar). Anche il vice sindaco di Piombino, Stefano Ferrini, ha voluto ringraziare l’ex commissario dell’APP e ha aggiunto: “quella prefigurata da Corsini è una sfida non semplice. Faremo sentire al nuovo presidente tutta la vicinanza dell’amministrazione comunale. Caro Presidente, noi faremo la nostra parte. Può contare su di noi”.

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