Spediporto: «Genova, il porto del futuro mira a una logistica inclusiva e responsabile»

Il governatore ligure Bucci ha sollolineato l'importanza di un piano regolatore portuale flessibile che serva per il futuro.
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GENOVA – Il programma di sviluppo infrastrutturale del sistema portuale del Mar Ligure Occidentale continua a progredire attraverso un piano di investimenti di quasi 3 miliardi di euro destinati a migliorare l’accessibilità marittima, ferroviaria e stradale, modernizzare le banchine e rafforzare l’integrazione tra porto e città.

Questo tema è stato al centro della tavola rotonda Shaping the Future, svolta stamani, presso il Salone delle Grida di Palazzo della Borsa a Genova, nell’ambito dell’Assemblea Pubblica di Spediporto.

L’evento ha rappresentato un’occasione di confronto per i settori della logistica, dei trasporti e dello shipping, riunendo esponenti istituzionali e operatori del cluster marittimo. Tra i partecipanti: il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi, il presidente della Regione Marco Bucci e il segretario generale dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Piacenza.

L’Assemblea degli spedizionieri genovesi per voce del suo presidente, Andrea Giachero, ha messo al centro «una logistica inclusiva e responsabile»- ha detto Giachero – «Oggi se non intravediamo una logistica mirata effettivamente al green e al blue, nella rivalorizzazione della blue economy, per cui siamo leader a  livello nazionale, non si va avanti» – «Non in ultimo la tecnologia e l’inclusione che sono assolutamente dei fattori importantissimi di crescita e di sviluppo. Quindi lo sviluppo collegato anche alla condivisione».

Quindi l’esortazione rivolta al cluster portuale, marittimo e logistico insieme alle istituzioni  «per costruire insieme la Genova del futuro» – testimonianza del profondo amore per lo scalo e la città.- «realizzare un porto competitivo e pronto per il futuro». Questo il tema centrale dell’Assemblea di Spediporto, che ha evidenziato le potenzialità delle Zone Logistiche Semplificate (ZLS) e delle Zone doganali intercluse per favorire crescita e occupazione. Il modello del porto di Barcellona, che ha visto un incremento del 200% delle aree produttive grazie alla ZAL, quale esempio da seguire. Inoltre ha sottolineato l’importanza di «aggredire le potenzialita’ dei nuovi mercati quali l’India e l’Africa e valorizzare una nuova vocazione manifatturiera che trova una sede naturale a Genova»

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Il viceministro Rixi sulla “Relazione” del ministero sulla AdSP, oggetto di una interrogazione del PD, che verrà discussa a livello parlamentare ha specificato: «Abbiamo notato un ritardo cronico di molte pratiche sull’Autorità di Sistema Portuale di Genova che deve essere superato, quindi faremo in modo che ci sia una riorganizzazione in grado di rispondere alle esigenze di un porto che deve avere anche delle certezze nel rilascio delle autorizzazioni».

Il presidente regionale Bucci ha sollolineato l’importanza di un piano regolatore portuale flessibile: «Vogliamo che un piano regolatore che sia non più la fotografia di oggi, ma che sia qualcosa che serva per il futuro. E’inutile dire oggi quello che va fatto, quando in realtà magari fra 3-4 anni ci sarà qualcosa completamente diverso».

Il segretario Piacenza ha fatto presente la centralità delle infrastrutture per la competitività dei porti del Sistema Ligure Occidentale, evidenziando i traguardi raggiunti e le fasi di sviluppo un piano avviato nel 2019. «Grazie a questo impegno, si sono registrati progressi significativi nei cantieri chiave» – ha detto – «con interventi mirati all’accessibilità marittima, al miglioramento dell’ultimo miglio ferroviario e stradale, nonché all’integrazione tra porto e città.»

Il sistema portuale di Genova e Savona rappresenta un motore economico di rilievo per il Paese, contribuendo al PIL nazionale con quasi 13 miliardi di euro e generando 4,6 miliardi di IVA sulle importazioni, pari al 30% del totale nazionale. Nonostante le recenti difficoltà globali, il 2024 si è chiuso con un incremento dell’1,2% delle merci movimentate, raggiungendo quasi 64,5 milioni di tonnellate. Anche il traffico container ha registrato un risultato positivo, con 2,8 milioni di TEU, il miglior dato dal 2017.

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«Sono in corso importanti investimenti infrastrutturali per migliorare l’accessibilità marittima, tra cui la produzione dei cassoni in calcestruzzo per la nuova diga foranea di Genova e il potenziamento del porto storico di Sampierdarena, la cui conclusione è prevista entro il 2026» – ha dichiarato il segretario Piacenza. “Sul fronte ferroviario, il completamento del nuovo parco Rugna con nove binari operativi rappresenta un traguardo significativo, mentre continua la collaborazione con RFI per la realizzazione di nuovi parchi ferroviari destinati ai convogli da 750 metri. Anche sul versante stradale si registrano progressi concreti, con una nuova viabilità da 150 milioni di euro in fase di ultimazione.”

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