Spediporto, Genova dopo 10 anni di crescita chiude il 2018 in perdita (-2%)

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Il porto di Genova chiude il 2018 con il segno meno: import in forte calo, tiene l’export, ma dopo 10 anni di crescita (65%) in seguito alla tragedia del crollo del ponte, il 2018 si conclude con dicembre -2%. Il grido di allarme di Spediporto. 

GENOVA – Dopo il crollo del Ponte Morandi il segno meno chiude l’anno del porto di Genova, i dati rilevati da Spediporto, l’associazione degli spedizionieri genovesi, non lasciano spazio ad essere interpretati: “Avevamo sperato in una piccolo recupero a fine anno – ha commentato Alessandro Pitto, presidente SPEDIPORTOcoincidente con il periodo di peak season dei traffici marittimi, che tradizionalmente è a dicembre, ma così non è stato. I dati forniti a dicembre dai nostri associati confermano purtroppo una pessima chiusura con un – 2%. Per fortuna l’export, che ha registrato un +6%, sempre nel mese di dicembre, ha mitigato un dato che poteva essere molto più negativo.

Il nesso di causalità con il crollo del Ponte Morandi per noi è evidente e provato dai numeri – ha spiegato Giampaolo Botta direttore generale di Spediporto – il nostro era uno scalo che negli ultimi 10 anni era cresciuto del 65%, quest’anno chiuderemo con il segno meno. Lasciamo che sia AdsPMLO a ufficializzare dati e volumi delle perdite, perché è giusto che sia così, ma noi siamo molto preoccupati. Il mese di novembre aveva fatto sperare in una piccolo ma significativa ripresa, a fronte di un – 9% circa nelle importazioni, l’export con un +8,96%, aveva dato un colpo di reni al Porto di Genova che aveva chiuso il mese di novembre con quasi un +2% complessivo, il dato però non si è confermato a dicembre.”
L’associazione degli spedizionieri genovesi ha commenta la situazione:  “In questo momento così delicato a preoccupare gli spedizionieri sono anche gli scenari internazionali che mostrano una economia globale in frenata. Dalla guerra dei dazi, portata avanti dal Governo USA, alla delicata in Europa con la Brexit i punti interrogativi sono numerosi e certamente non favoriscono l’ottimismo.
Proprio ieri sono arrivati i dati del Porto di Anversa che ha chiuso l’anno con un nuovo importante record di crescita del 5,5% nel traffico containers ed un più generale +5,8% nelle tonnellate confermandosi ormai come uno dei più importanti world-class player e confermandosi come vero motore trainante l’economia dell’intero Belgio. Genova potrebbe essere per l’Italia, quello che Anversa è per il Belgio, ma dobbiamo spingere tutti nella stessa direzione ed avere coraggio di compiere scelte di svolta”.

Dal crollo del Ponte Morandi, purtroppo, il segno meno ha caratterizzato tutto l’ultimo quarto di anno e lo ha fatto in maniera talmente importante da aver compromesso un anno, il 2018, che poteva chiudersi ancora una volta con un segno positivo; a luglio infatti i traffici a Genova segnavano un + 7%.
Dobbiamo avere il coraggio di abbattere il muro della burocraziaha sottolineato Bottache non vuol dire negare il ruolo delle Pubbliche amministrazioni ma ammodernare la cultura. Cittadini ed imprese devono essere i primi clienti della Azienda Italia. Le nostre amministrazioni, dal Comune alla Regione, passando per CCIAA di Genova e AdspMLO, hanno fatto e stanno facendo molto, ma dobbiamo trovare unità di intenti e di obiettivi come nei giorni successivi al crollo. Siamo anche preoccupati dalla raffica di scioperi che potrebbero ulteriormente funestare questo inizio anno. Dalla prossima settimana in avanti saranno molte le iniziative di protesta, lecite e legittime, ma attenzione a non innescare ulteriori elementi di incertezza internazionale sul nostro Porto.

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Il DL Genova e la Legge di Bilancio, recentemente varata dal Parlamento e dal Governo, ha concluso Botta, offrono strumenti interessanti di innovazione. “Dobbiamo tornare ad attrarre investimenti dall’estero attraverso una moderna politica di semplificazione al business. Nel mese di Gennaio  abbiamo in agenda di formalizzare un progetto di ZLS integrata con la Zona Franca Urbana ed il Retroporto, chiederemo al Sindaco Bucci massima attenzione sulle nostre idee, intanto SPEDIPORTO prosegue la Class Action contro Autostrade per l’Italia”.

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