LA SPEZIA – La sopensione dei lavori sul raccordo Santo Stefano-La Spezia a partire dal 14 agosto è una tempistica che favorisce i flussi del traffico turistico. «In questi mesi i nostri camion hanno trascorso ore in coda, con perdita di efficienza e costi per centinaia di migliaia di euro che, ovviamente, nessuno ripaga» – Così commenta Alessandro Laghezza, presidente dell’Associazione Spedizionieri del Porto di La Spezia, la tempistica della sospensione dei lavori sul raccordo stradale principale via di accesso al porto ed anche l’unico asse di collegamento con l’Interporto di Santo Stefano – «Come spesso accade si trascurano le esigenze della merce e soprattutto del traffico camionistico, limitando così in maniera importante l’efficienza del porto». Denuncia il presidente degli spedizionieri spezzini.
«Dopo mesi in cui gli spedizionieri ed i trasportatori spezzini hanno duramente pagato, in termini di efficienza e resa, il dimezzamento della capacità del raccordo Spezia/Santo Stefano arriva la “buona” notizia della sospensione dei lavori dal 14 Agosto, per favorire i flussi turistici.
Il raccordo Santo Stefano/La Spezia In questi mesi i nostri camion hanno trascorso ore in coda, con perdita di efficienza e costi per centinaia di migliaia di euro che, ovviamente, nessuno ripaga.
Oggi arriva la “buona” notizia della sospensione dei lavori nell’unico periodo in cui il traffico sul raccordo si riduce, per la chiusura della attività produttive ed il conseguente rallentamento di quelle portuali. Come spesso accade». specifica lo spedizioniere.
Rilancio idea area buffer
«Anche a fronte della ripresa dei lavori e della criticità dell’asse viario Santo Stefano/La Spezia va rilanciata con forza l’idea di realizzare a Santo Stefano un’area buffer, dove in caso di congestione del porto o del raccordo autostradale, i trasportatori possano lasciare i container pieni, da inoltrare poi in porto negli orari notturni con apposite navette. Quanto più quest’area buffer sarà efficiente, tanto più i trasportatori potranno evitare l’accesso in città, lasciando i container pieni e ritirando quelli vuoti direttamente a Santo Stefano. Il rilancio del Porto di La Spezia dipende anche da operazioni semplici ma lungimiranti come questa».