Agostinelli, commissario Autorità Portuale di Gioia Tauro agli operatori portuali di Crotone: “L’Autorità portuale opera con attenzione nell’interesse esclusivo del territorio e non di altri”. L’ente è oggetto – “di attacchi mediatici e interpellanze parlamentari espressioni di interessi privatistici discosti da quelli della collettività”
GIOIA TAURO – Un botta e risposta tra l’associazione Operatori Portuali e Marittimi di Crotone e il commissario dell’Autorità portuale di Gioia Tauro, Andrea Agostinelli. Nelle ultime ore gli operatori crotonesi avevano lanciato un grido di allarme lamentando “il rinvio legato dell’affidamento dell’incarico per la redazione della variante al Piano Regolatore Portuale PRP del Porto di Crotone” – “nonostante la presentazione ed approvazione del Masterplan del 2019 e il via libera da parte del Ministero” – Il commissario Agostinelli non tarda nella risposta sottolineando che “L’Autorità portuale opera con attenzione nell’interesse esclusivo del territorio e non di altri”.
Sono ormai trascorsi circa 15 anni dall’ingresso del Porto di Crotone nell’ambito dell’Autorità portuale di Gioia Tauro, mai diventata Autorità portuale della Calabria, e 5 anni dalla riforma nazionale delle autorità di sistema portuale, che caso unico in Italia ancora non ha trovato attuazione proprio a Gioia Tauro, ad oggi incredibilmente ancora commissariata e che continua a mantenere l’anacronistica denominazione A.P. di Gioia Tauro”.
Continuano gli operatori del porto di Crotone: “Negli ultimi anni, grazie al forte impulso della Camera di Commercio di Crotone, che si è fatta portavoce delle numerose aziende operanti nel porto, con la costituzione della Consulta Marittima, pareva essersi avviato un nuovo periodo di concertazione bottom-up e pianificazione strategica per la crescita del Porto di Crotone, culminato proprio nella redazione congiunta e condivisa del Masterplan portuale, base stessa per la tanto attesa variante al PRP. Tale redazione, cofinanziata dalla CCIAA e dalla stessa Autorità Portuale di Gioia Tauro, deriva da oltre 9 anni di riunioni, conferenze, pareri, studi e approfondite analisi ingegneristiche”.
“In una recente riunione” conclude la nota – “l’Autorità portuale di Gioia Tauro, nella persona del suo commissario straordinario, ha espresso la volontà di far ripartire l’iter progettuale per poi procedere dopo 70 giorni a una nuova presentazione di proposte.“
LA RISPOSTA DELL’AUTORITA’ PORTUALE DI GIOIA TAURO
La risposta agli operatri portuali di Crotone non ha tardato a venire – “L’Autorità Portuale di Gioia Tauro” – ha precisato l’ente in una nota – “non può essere portatrice di interessi di parte. Il Commissario straordinario Andrea Agostinelli chiarisce, a chiare lettere, la posizione dell’Ente da lui guidato che è oggetto, ultimamente e non a caso, di attacchi mediatici e interpellanze parlamentari espressioni di interessi privatistici discosti da quelli della collettività. E’ bene chiarire – continua Agostinelli – che, in ossequio a quanto stabilito dalla legge, l’Autorità portuale è tenuta a definire e a perseguire strategie mirate esclusivamente allo sviluppo dei porti di propria competenza. Spiace dover constatare che, nel perseguire tali determinazioni, si registri un continuo attacco da parte di una non ben identificata parte di operatori portuali di Crotone, rappresentati dalla Camera di Commercio di Crotone, avente ad oggetto in primis la variante al piano regolatore portuale.
L’Autorità portuale, contrariamente a quanto sostenuto dall’Ente Camerale che, si rammenta, è un soggetto rappresentativo di interessi “di parte”, sin dal 2012 ha avviato le procedure per la realizzazione del nuovo piano regolatore portuale. La riforma nazionale della portualità, risalente al 2016, mai concretamente attuata in Calabria nonostante i miei ripetuti solleciti, – aggiunge Agostinelli – ha purtroppo interrotto questo iter.
Di certo l’Amministrazione non è rimasta inattiva, anzi, in collaborazione con l’Ente Camerale (che dimostra scarsa memoria in questa ed in altre occasioni) ha cofinanziato la stesura di un Master Plan che ha individuato gli obiettivi programmatici da trasfondere nel prossimo PRP. Proprio lo scorso 5 marzo, nel corso di una riunione dedicata alla presenza dell’Amministrazione comunale, dell’Autorità marittima e della Camera di Commercio, l’Autorità ha presentato una variante localizzata all’attuale PRP, unica soluzione consentita a legislazione vigente, che tiene conto e valorizza gli obiettivi del Master Plan.
Non si comprende – continua Agostinelli – perché, assurdamente, oggi questa variante divenga oggetto di preconcetta contestazione, nel silenzio assordante di una parte della politica che – se da un lato – ha esercitato importati pressioni per la realizzazione della variante e per la determinazione di assetti gestionali all’interno del porto, a fronte di queste rivendicazioni, resta in parte incomprensibilmente silente ed in parte sottoscrive interpellanze parlamentari critiche verso l’operato dell’Autorità Portuale, ancor più incomprensibili perché provenienti da chi, pur invitato, mai ha partecipato alle riunioni operative.
Si assiste così ad uno stillicidio di attacchi a mezzo stampa che, nel maldestro tentativo di ostacolare la legittima e lineare attività amministrativa dell’Ente, minano l’azione di ripristino della legalità all’interno del porto. Non lo permetteremo! Se ancora non dovesse essere chiaro – ribadisce il Commissario straordinario – mi preme ulteriormente chiarire che l’Autorità portuale opera con attenzione nell’interesse esclusivo del territorio e non di altri. A testimonianza di questo percorso basti pensare alla prossima inaugurazione del terminal crocieristico, simbolo del cambiamento di rotta rispetto ad uno sfruttamento del porto che nel passato che ha prodotto soltanto inquinamento e scempio paesaggistico ambientale. E ancora, basti pensare alla prossima demolizione di un manufatto che presenta elementi di amianto, procedura questa particolarmente complessa attuata nel rispetto di tutte le disposizioni normative per lo smaltimento di tutte le parti cancerogene. Ed ancora allo smantellamento della gru che insiste nello scalo da oltre 40 anni (nel silenzio di tutti!) ma che, solo negli ultimi anni, ha visto avviare le procedure di legge per il relativo smantellamento. Per ultimo, nel termine di cinquanta giorni dalla riunione dello scorso 5 marzo presenteremo a tutto il cluster portuale ed ai cittadini crotonesi la bozza definitiva di variante localizzata allo strumento urbanistico portuale.
Conclude infine il commissario: La questione dei tempi di commissariamento dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro esulano, com’è ovvio, dalle competenze di chi oggi gestisce l’Ente ed è lasciata alle valutazioni dei competenti organi istituzionali. E’ pertanto fuor di luogo ogni considerazione, demagogica e strumentale, portata avanti sull’argomento al solo fine di corroborare argomentazioni che sono e restano egoisticamente staccate dalle esigenze del territorio.