Porti del Lazio, Musolino: “AdSP, bilancio in disavanzo ma non in dissesto”

Pino Musolino

Pino Musolino, neo presidente dell’AdSP dei porti di Roma: “Il bilancio ci stiamo lavorando ed è la priorità” – “una situazione di difficoltà anche a fronte del consuntivo 2020” – spiega  – “Abbiamo un doppio problema che è legato a come chiudere il bilancio 2020, ci sono 9 giorni residui e, come impostare il lavoro sul 2021”.

Lucia Nappi

CIVITAVECCHIA – Insediato da 72 ore, Pino Musolino, neo presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale (porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta) ha già incontrato i principale rappresentanti delle istituzioni locali, gli opertori portuali, alcune aziende del territorio. Poi stamani in conferenza stampa digitale, ha tracciato un quadro nitido su quale sia la situazione di partenza dell’ente del quale ha assunto la guida, del porto e delle relazioni tra gli operatori del territorio. Per arrivare a tracciare un percorso di massimna su priorità, interventi e obiettivi ragionevolmente raggiungibili. Musolino non si è sottratto alle domande della stampa, anzi ha stimlato il confronto, modello di comunicazione inaugurato alla guida del porto di Venezia, cercando di essere quanto più chiaro e onesto rispetto a difficioltà e potenzialità. Un focus che ha incluso le tre realtà portuali, ciascun porto per le proprie peculiarità: “elementi fondamentale per lo sviluppo della Regione e del terrritorio, e inevitabilmente per il sistema nazionale dei porti”.

Bilancio
Ma è sul bilancio che Musolino è entrato a gamba tesa andando al sodo “ci stiamo lavorando ed è la priorità” – “una situazione di difficoltà anche a fronte del consuntivo 2020” – spiega  – “Abbiamo un doppio problema che è legato a come chiudere il Bilancio 2020, ci sono 9 giorni residui e. come impostare il lavoro sul 2021” – tiene a specificare però che “l’ente in questo momento ha un bilancio in disavanzo ma non in dissesto, due cose diverse dal punto di vista: amministrativo e tecnico”.
“Senza la pretesa di avere la possibilità di risolvere i problemi, tuttavia l’ente ha moltissimo denaro accantonato come fondo rischi per un contenzioso, enorme, che nel corso del tempo si è accumulato”. Pertanto il lavoro nell’immediato sarà quello di trovare una soluzione di breve periodo che permetta l’approvazione del bilancio 2021. Operazione che vede il coinvolgimento di tutti i player istituzionali coinvolti: direzione generale vigilanza porti e MIT. Annuncia quindi prima di Natale una riunione per affrontare il tema, “non posso garantire, ma credo che ci siano degli aspetti tecnici che possano essere affrontati. Nessuno può permettersi, lo Stato in primis il default dei porti di Roma e del Lazio, creerebbe un precedente particolarmente pericoloso per tutti i sistemi dei porti nazionali”.

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Contenzioso
Entra in campo il secondo dei problemi che gravano su Molo Vespucci, diminuire il più possibile l’esposizione a rischio causata dal contenzioso in atto. Dopo una prima ricognizione del contenzioso, l’azione sarà quella di verificare i margini e gli strumenti per la sua riduzione. “Situazione che limita e limiterà sempre qualsiasi Autorità di Sistema Portuale, pertanto va affrontata anche per il futuro, diminuendo questi centri di litigiosità”. L’approccio su cui punterà sarà quello di andare ad anticipare le tensioni – “E da parte degli operatori, c’è la necessità di adottare lo stesso approccio”.

CFFT
Il contenzioso è quello che vede il terminalista belga  Civitavecchia Fruit & Forest Terminal (Cfft) nel contenzioso amministrativo innanzi al Tar Lazio relativamente alla movimentazione di container reefer all’interno della zona C2 del Porto di Civitavecchia relativa a movimentazioni e stoccaggio di merci convenzionali. La società Roma Terminal Container (Rtc), concessionaria ex articolo 18, aveva presentato ricorso nel 2017 contro i titoli autorizzativi e concessori di Cfft e rivendicava l’esclusiva sul traffico dei container nel Porto di Civitavecchia. Sul tema Musolino tiene a scandire bene di non volere guerre in porto – “le energie siano spese per ampliare i traffici e migliorare la capacità operative e di connettività con l’entroterra” – pertanto – “Il nostro ruolo sarà di arbitro terzo, ma anche di calmare gli animi, di far lavorare gli operatori al massimo della loro possibilità” – “E’ evidente che siano aspetti di natura regolamentare legati a norme nazionali e all’applicazione della legge 84/’94 richiedono la nostra attenzione” – “Cercheremo di trovare una possibilità di accordo tra tutti i player. Credo che ci sia il margine, ho parlato con gli operatori credo che le intenzioni ci siano, poi troveremo le soluzioini tecniche appropriate”.

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Settore Container:
Altra questione dolente per il porto di Civitravecchia è la riduzione del traffico dei container, tema su cui la Compagnia portuale da anni alza la voce. “Dobbiamo fare di tutto” – dice Musolino – “avremo nei prossimi giorni gli incontri con i vari operatori economici per avere risposte, capire perchè alcune cose non hanno funzionato” . Sebbene consapevole che non ci siano “bacchette magiche”  – la necessità  “di lavorare con terminalisti, armatori per capire quali siano le potenzialità e dove si possa agire per aumentare il traffico di container”.

Darsena Traghetti:
Il tema delle concessioni nel porto di Civitavecchia va affrontato spiega il neo presidente, anche perchè è dalle concessioni che vengono le entrate certe, quindi “un bilancio meno esposto alle buriane del momento”,.
Mi riservo nei prossimi mesi di analizzarla con I miei uffici e di trovare una soluzione tecnico amministrativa più appropriata per mettere a regime il bene.

Crociere
“Le compagnie a livello globale sono in costante aggiornamento. E’ una fase delicata che verrà sicuramente superata, ma senza fare il passo più lungo della gamba” – “Le soste inoperose delle navi da crociera: Civitavecchia è stata essenziale anche nella fase iniziale della pandemia per far deviare le navi in difficoltà. Di questo tutto il paese è grato e su questo bisognerà agire”

ZSL
Tra le azioni per favorire l’insediamento della ZLS ci sarà il coordinamentocon tutti i soggetti, istituzionali e non solo, si tratterà di passare dalla fase teorica alla pratica, accelerare l’elaborazione in coordinamento con I player e passare alla sua attuazione, Con confronto costante con le imprese.”

Nomina del segretario generale
Ancora non è stato individuato sebbene Musolino precifichi di aver “già tracciato un identikit di quelle che siano le caratteristiche che il professionista dovrà avere” non senza il coinvolgimento del territorio e delle istituzioni. Una persona in grado di intervenire “al meglio e subito sui temi”. Nel frattempo la dott.ssa Adriani, già parte dell’ente è stata nominata “segretario generale facente funzione”

 

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