Si tratta delle nuove banchine con fondali fino a 20 metri, costruite con i 200 milioni di finanziamenti pubblici di Regione Toscana e Governo. Sarà privilegiato l’insediamento di progetti industriali che porteranno innovazione tecnologica e occupazione.
PIOMBINO – Prosegue l’iter attraverso il quale l’Autorità di Sistema Portuale di Livorno e Piombino individuerà gli operatori che si insedieranno nelle nuove aree del porto di Piombino. Tra le venti società che si erano fatte avanti, sedici sono gli operatori che sono stati ammessi alla fase di selezione che prevede l’individuazione, da parte dell’ente portuale, degli operatori che andranno a investire e operare sulle nuove banchine del porto di Piombino. Nuove areee con banchine con fondali fino a 20 metri, costruite negli ultimi quattro anni nel porto toscano grazie ai 200 milioni di finanziamenti pubblici messi a disposizione da Regione Toscana e Governo.
Le aree che sono suddivise per lotti, alcune sono già ultimate e pronte per essere operative, altre devono essere ancora completate con interventi come la pavimentazione e il consolidamento che dovranno tenere conto delle esigenze tecniche di chi vi si insedierà.
Lotto per lotto pertanto saranno fatte delle graduatorie attraverso le quali le imprese selezionate e l’ente definiranno gli accordi. In caso di rinuncia da parte delle società, l’Autorità portuale avrà la possibilità di abbreviare i termini scorrendo la graduatoria degli operatori interessati a quel lotto, senza la necessità di dover fare una nuova gara. L’obiettivo è quello di favorire le concessioni per l’insediamento di progetti industriali che porteranno innovazione tecnologica e occupazione e bypassare il comparto siderurgico, favorendo pertanto l’insediamento di nuove attività che rappresentino concrete opportunità imprenditoriali.
Adesso l’iter prevede un ulteriore mese e mezzo di tempo durante il quale gli operatori dovranno presentare i dettagli degli insediamenti che intendono realizzare sui lotti oggetto della procedura.
«L’attenzione degli investitori è alta – ha detto il presidente dell’Authority, Stefano Corsini – in sei mesi siamo riusciti a mettere in piedi una procedura innovativa per il settore, chiamando a raccolta tutti gli investitori interessati, ponendoci come obiettivo primario quello dell’insediamento di nuove attività produttive».