VENEZIA– Paolo Costa, ha concluso il secondo mandato alla presidenza dell’Autorità portuale di Venezia, ieri per l’occasione ha tenuto una conferenza stampa con cui ha tirato un bilancio dell’attività del porto sotto la sua guida dal 2008 ad oggi, ricordato i risultati raggiunti e quelli non raggiunti. “I risultati che abbiamo raggiunto in questi otto anni sono troppo belli per essere raccontati, senza dimostrazione di supponenza: diciamo che sono stato fortunato“. Costa ha ringraziato tutti: dai dipendenti dell’ente, alle autorità, agli operatori portuali che “hanno accettato la sfida di riportare Venezia sui mercati contendibili, coloro che hanno accettato la nuova rivoluzione portocentrica dei mercati”. Nel corso del suo discorso Costa ha parlato della crisi economica e di come questa abbia fatto “capire i punti deboli e i punti forti su cui puntare una volta che la crisi sarà finita. Ad esempio, a Porto Marghera abbiamo cercato di reinventare queste aree per riposizionarci su settori competitivi. Tutto questo lo abbiamo fatto risolvendo i due nodi della difficoltà di ingresso delle navi e della difficoltà di uscita delle merci, impiegando risorse ingenti con investimenti anticiclici”. “Lascio un progetto completo e coerente, in base al quale bisogna decidere, guardando al 2030, quali siano gli obiettivi massimi raggiungibili per container, ro-ro, rinfuse e crociere, perché abbiamo un potenziale di mercato altissimo”.
Il presidente uscente ha anche parlato dei “dossier aperti, su questioni che avrebbero dovuto essere chiuse da tempo, ma che continuano ad andare su e giù, per incapacità di decidere e sottorappresentazione dei problemi di Venezia rispetto al Governo, visto che mettendo insieme il fatto che siamo il porto più vicino al Brennero e il punto più vicino al centro Europa per l’Oriente, siamo il punto di interscambio di maggior convenienza sulla Via della seta“. Tra i dossier aperti, il terminal offshore Voops e “l’idea che non si possa scavare in laguna è una delle più grosse fesserie“. Paolo Costa, ex primo cittadino della città lagunare, siederà a breve nel consiglio della Fondazione Venezia, dove il sindaco, Luigi Brugnaro, l’ha chiamato per rappresentare l’Amministrazione Comunale.