Operazione “Broken planters” – Due uomini arrestati, stamani, perchè indiziati per aver cercato di introdurre dalla Spagna in Italia, oltre 600 kg di hashish, per un valore di 2,5 – 3 milioni di euro.
Livorno – E’ partita un anno fa, dal porto di Livorno, l’indagine che ha portato stamani all’arresto di due uomini residenti a Torino: M.A. 37 anni e S.M. 50 anni (domiciliato in provincia di Pistoia) entrambi indiziati per aver cercato di introdurre dalla Spagna in Italia, oltre 600 kg di hashish, per un valore di 2,5 – 3 milioni di euro. I due uomini hanno ricevuto un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Livorno.
A condurre e coordinare le indagini la Procura della Repubblica di Livorno, il Reparto Antifrode ADM Livorno, la Squadra Mobile di Livorno, con la collaborazione dell’Ufficio di Frontiera Marittima della Polizia di Stato.
L’indagine è durata 1 anno, i fatti risalgono all’11 novembre 2019, quando il personale della compagnia di navigazionea di una nave arrivata a Livorno e proveniente da Valencia, aveva richiesto l’intervento della Polmare, perchè durante le operazioni di trasbordo erano state notate alcune anomalie nel carico.
Dall’esame venivano ritrovati e sequestrati 850 “panetti” contenenti oltre 613 kg di hashish, abilmente occultati all’interno di alcune “fioriere” che però durante il trasporto in mare si eranno danneggiate rivelandone il contenuto. Partiva quindi una complessa indagine condotta dall’ ADM e la Squadra Mobile, con utilizzo di banche dati, appostamenti, richieste di informazioni e altri strumenti, grazie alla quale veniva individuato il destinatario del carico.
Durante l’indagine è emerso che i due torinesi si trovavano a Valencia nei giorni precedenti all’imbarco del carico e che si trovavano in Spagna appositamente per organizzare il trasporto in Italia delle fioriere “modificate”.
Entrambi gli indagati, risultati inseriti in maniera radicata nell’ambiente del narcotraffico e in contatto con narcotrafficanti internazionali, sono stati rintracciati con l’ausilio delle Squadre Mobili di Torino e Pistoia, nelle loro rispettive abitazioni e sono stati arrestati. Durante le perquisizioni delle abitazioni sono inoltre state sequestrate due autovetture ritenute provento dell’attività illecita.
Anche il Tribunale per il Riesame di Firenze ha confermato il provvedimento del GIP, cosicché gli indagati sono rimasti in carcere.
