ROMA – “Le nomine e l’attribuzione ai presidenti, già nominati e a quelli che lo saranno, di un ruolo specifico e definito per la realizzazione delle nuove opere, che sono strategiche non solo per i porti stessi ma per l’intero sistema economico, fornisce una chiave di lettura per il futuro: l’auspicio è che con i presidenti commissari queste opere vengano realizzate celermente e che poi si superino le gestioni commissariali attraverso una semplificazione di leggi e di quelle procedure che sino a oggi hanno rallentato tutte le opere a partire dai dragaggi”
Lo dichiara il presidente di Federlogistica – Conftrasporto, Luigi Merlo. L’indicazione dei presidenti delle AdSP come commissari per le opere può diventare un segnale di svolta per sbloccare e realizzare le grandi infrastrutture indispensabili e per avviare il rilancio del Paese – Come accaduto a Genova, Palermo e Livorno, se i presidenti riconosciute nel ruolo commissariale di realizzazione delle nuove opere e liberate dai vincoli della burocrazia e dotate di strumenti normativi efficaci, sono in grado di fornire una prima prova tangibile che le grandi opere possono essere sbloccate e avviate a realizzazione.
“Finalmente un indicatore in controtendenza – sottolinea Merlo, – con i tre porti citati che rappresentano solo i primi esempi in cui al presidente è stato conferito un espresso incarico commissariale rispetto alle nuove infrastrutture; una formula questa che può funzionare legittimando gli Enti preposti al governo dei nostri porti che troppo spesso sono stati spesso bistrattati e condizionati dalla burocrazia nonchè da norme inadeguate”.