Parla Alessandro Serra, presidente EBA (European Boatmen’s Association) – Lo Shore Tension System, l’innovazione tecnologica delle modalità di ormeggio –Consente di dare stabilità alla nave e di monitorarne le condizioni. Tutti i dati vengono trasmessi in remoto alle sale operative e ai nostri smartphone. (VIDEO)
GENOVA – “La sperimentazione dello Shore Tension System a Genova dura ormai da un anno e mezzo, per una durata globale di quattro anni” – spiega Alessandro Serra, presidente della associazione ormeggiatori europei (EBA), “Si tratta di una . La sperimentazione è avvenuta anche su impulso della direzione de nostro ministero di riferimento e di tutti i soggetti che partecipano alla nostra istruttoria tariffaria”.
La conversazione sulla strumentazione di ormeggio di cui sono dotate le banchine genovesi di PSA Voltri – PRA, avviene a margine del convegno internazionale “Requisiti professionali dei servizi tecnico nautici“, organizzato dalle associazioni Angopi, EBA e IBLA che riuniscono gli ormeggiatori nazionali, europei e internazionali.
Spiegando l’utilizzo dello Shore Tension, Serra dice: “E’ uno strumento che ci consente di dare forte stabilità alle condizioni di ormeggio di una nave e di monitorarne le condizioni. E’ un pistone oleodinamico, che reagisce agli impulsi di forza ai quali è sottoposto, noi connettiamo lo Shore Tension alle bitte portuali e, attraverso operazioni di rinvio, mandiamo il cavo a bordo della nave, quindi colleghiamo la nave alla banchina con cavi che hanno carichi di rottura, così elevati, che sono inusitati, poiché arrivano fino a 150/200 tonnellate. Nel complesso due Shore Tension possono essere equiparati a due rimorchiatori che spingono la nave. Sostanzialmente il problema del vento, che abbiamo a Genova nelle banchine dove utilizziamo lo Shore Tension è esattamente a 90° rispetto alla postazione di ormeggio. Tutti i dati vengono trasmessi in remoto alle nostre sale operative, ai nostri smartphone. Siamo quindi in grado di mettere a sistema e a procedura, l’intervento a tutela della sicurezza dell’ormeggio che è in banchina e intervenire con procedure operative e non con atteggiamento di emergenza. Quindi per tempo preveniamo e interveniamo sotto il controllo dell’autorità marittima e in collaborazione con piloti e rimorchiatori”