La Guardia Costiera ferma a Livorno una nave da carico per “gravi carenze”

La nave Carina S., battente bandiera Saint Kitts & Nevi, trasporta di clinker di cemento.
Guardia Costiera
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LIVORNO – Nel porto di Livorno la nave da carico “Carina S” è stata sottoposta a provvedimento di “fermo” emesso dalla Guardia Costiera nell’ambito degli ordinari controlli da parte del personale del Nucleo Port State Control in materia di sicurezza della navigazione, tutela dell’ambiente marino e salvaguardia della vita umana in mare. Nello specifico il fermo amministrativo è scattato perchè sono state riscontrate gravi carenze in materia di condizioni di vita a bordo e gestione delle emergenze, oltre a carenze strutturali, dispositivi di salvataggio non pronti all’uso ed anomalie sui dispositivi di prevenzione e lotta antincendio.

La Carina S., battente bandiera Saint Kitts & Nevi, trasporta di clinker di cemento, proveniente dal porto spagnolo di Ceuta e dopo Livorno avrebbe dovuto ripartire per Marsiglia.

Carina S fermata
Carina S.

La nave è stata sottoposta a fermo, al termine di una lunga e dettagliata ispezione a bordo mirata a verificare che l’unità ed il suo equipaggio rispondessero pienamente ai requisiti delle Convenzioni internazionali applicabili in materia di sicurezza della navigazione ed estesa, in particolar modo, anche ai controlli in materia di condizioni di vita e di lavoro a bordo.

Il locale nucleo PSC era stato infatti interessato dall’International Transport Workers’ Federation (ITF) circa la necessità di ispezionare la nave per possibili violazioni in materia di lavoro marittimo e delle prescrizioni dettate dalla Convenzione internazionale “Maritime Labour Convention, 2006”, ratificata ed entrata in vigore dall’Italia già dal 2014, che individua un insieme di norme idonee a tutelare i lavoratori del settore fissando a livello internazionale i requisiti minimi relativi alle condizioni di vita e di lavoro dei marittimi.

Gli esiti dell’attività, che ha compreso verifiche documentali, test operativi ed anche l’esecuzione di una complessa esercitazione antincendio, hanno evidenziato le condizioni “sub-standard” dell’unità con il riscontro di n. 16 irregolarità – di cui 5 molto gravi – che hanno determinato la necessità per gli ispettori PSC operanti di impedire alla nave di riprendere la navigazione.

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L’unità attualmente è ferma nel porto di Livorno, in attesa che vengano ripristinati gli standard minimi per poter essere nuovamente autorizzata a navigare. Infatti, solo a seguito di avvenuta rettifica di tutte le deficienze riscontrate a bordo e di successiva verifica da parte di funzionari dello Stato di bandiera, la nave potrà essere sottoposta a nuova ispezione PSC per il “rilascio” e l’autorizzazione alla partenza.
La Carina S è già la seconda nave fermata in questo inizio di anno dal Nucleo PSC della Capitaneria di porto di Livorno, sempre molto attenta nell’attività di contrasto del fenomeno delle “navi sub-standard” e nella tutela della sicurezza della navigazione, degli equipaggi e dell’ambiente marino.

 

 

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