GIOIA TAURO – Operazioni di manutenzione ordinaria dei fondali sono in corso nel porto di Gioia Tauro, il primo degli interventi programmati per il 2020. Per i prossimi 5 giorni i fondali del canale portuale saranno interessati dalle operazioni di livellamento e spianamento delle dune. Operazioni che si sono rese necessarie al fine di permettere, senza difficoltà, l’accesso al porto e l’attracco della navi di ultima generazione le mega portacontainer. Il programma triennale dei lavori, per la manutenzione ordinaria dei fondali del porto, è stato avviato dall’Autorità portuale nel marzo 2019, e prevede una spesa di 3,5 milioni di euro. “Questo intervento periodico, oneroso e complesso” – ha spiegato il commissario straordinario dell’Autorità portuale di Gioia Tauro, Andrea Agostinelli – “rientra nello sforzo che l’Ente pubblico produce per accompagnare l’investimento privato, per rendere il porto di Gioia Tauro sempre più performante, pur in un momento delicato per il trasporto dei contenitori a livello globale”. Il programma rientra nella politica di rilancio dello scalo messa in atto dal terminalista di Medcenter Container Terminal S.p.A. gestito dall’aprile 2018, da TiL (Terminal Investment Ltd) – società controllata di MSC- in sinergia con l’Autorità portuale
Per Gioaia Tauro, porto di transhipment, l’obiettivo è infatti mantenere una profondità di fondali necessaria per accogliere i giganti del mare, con capacità di trasporto superiore ai 20 mila teus. Lo scalo, con 18 metri di profondità, è stato infatti inserito nelle toccate di riferimento delle tratte internazionali dell’alleanza armatoriale 2M, costituita dalle due compagnie del trasporto marittimo containerizzato Maersk Line e MSC (Mediterranean Shipping Company).
Dallo scorso aprile, ogni settimana fanno scalo al porto di Gioia Tauro portacontainer di 400 metri di lunghezza, 60 di larghezza, con capacità di portata superiore ai 19 mila teus, che grazie alla recente installazione di un sistema di rilevamento e gestione dei dati relativi alla corrente, all’altezza delle onde, alla marea e ai dati metereologici, potranno entrare in porto anche nelle ore notturne.
Per quanto riguarda lo svolgimento dei lavori – informa l’Autorità portuale – ieri è arrivata in porto ieri la nave Hopper Dredger “Costa La Luz”, battente bandiera spagnola, con draga a strascico semovente autocaricante e autorefluente che per circa cinque giorni opererà lungo il canale. Il programma dei lavori prevede di intervenire per il livellamento delle dune che si creano a causa dall’azione dinamica delle eliche durante le manovre di arrivo e partenza delle navi che provocano lo spostamento delle masse di sabbia da un punto all’altro del bacino. Pertanto gli interventi per contrastare questo fenomeno vengono ripetuti ogni due mesi, per il 2020 il progetto prevede due spianamenti con draga autocaricante ed autorefluente ed altri quattro con diversa strumentazione.
Le operazioni tuttavia non prevedono alcuna asportazione di materiale sabbioso, non hanno limiti quantitativi e vengono eseguiti garantendo un volume complessivo di materiale da livellare non inferiore a sei mila metri cubi al giorno, se effettuate con draga, e non inferiore a tre mila metri cubi se operati con altri mezzi meno efficienti. In base alle esigenze riscontrate, il progetto include, infatti, la possibilità di livellare i fondali in un’area del canale più estesa e non solo lungo il bacino portuale adiacente le banchine.