In una nota sindacale Filt Cgil, il segretario nazionale Natale Colombo, interviene in merito agli emendamenti al Ddl Concorrenza riguardanti il sistema portuale, presentati al Senato da alcuni esponenti di Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Italia Viva e su cui si è aperto il fronte del dissenso politico e sindacale.
“I duri attacchi al lavoro e al sistema portuale del Paese li respingiamo con determinazione e siamo pronti ad avviare tutte le iniziative necessarie, arrivando anche alla proclamazione di uno sciopero nazionale” – si legge nella nota sindacale – “Il ravvedimento di alcuni partiti (Lega e Italia Viva, ndr) ha fatto registrare il ritiro di una parte degli emendamenti che avrebbero impattato negativamente e direttamente sulla portualità del nostro Paese ma gli altri, purtroppo, sono ancora in pista e continuano, pertanto, a rappresentare una vera e gratuita minaccia per i lavoratori portuali che sono pronti a bloccare le banchine e, conseguentemente, l’intera filiera logistica del Paese”.
Il fronte sindacale non è d’accordo che venga abolito il divieto di interscambio di manodopera tra concessioni in capo ad uno stesso soggetto concessionario, all’interno dello stesso sistema portuale, l’emendamento secondo le fonti sindacali verrebbero meno i principi di concorrenza, scardinando l’equilibrio occupazionale dei porti”. Il caso diretto è quello dei terminal del porto di Genova PSA Genova Pra’ e Genova Sech.
“E’ necessario pertanto confermare il divieto di interscambio di manodopera tra le diverse aree demaniali, date in concessione alla medesima impresa cosi come va respinto qualsiasi tentativo di aggiramento della nuova norma sull’autoproduzione delle operazioni portuali, come sancito dell’articolo 199 bis della legge 77/2020. Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili” – conclude Colombo – “è chiamato a difendere queste nostre legittime ragioni sulla cui condivisione è stato sottoscritto il 16 dicembre 2021 un protocollo di intenti. Siamo pronti a ripartire da lì a difesa del lavoro e dei lavoratori portuali”.