INTERVISTA/ Paita: «Emendamenti ddl Concorrenza, non colgono la difficoltà attuale dei porti»

Raffaella Paita

Paita, presidente Commissione Trasporti della Camera, su emendamenti porti a ddl Concorrenza «Attenzione a non rimettere in discussione un equilibrio che, in questo momento, sta producendo buoni risultati in termini di operatività».

Lucia Nappi

LIVORNO – Cresce l’ipotesi del ritiro degli emendamenti al ddl Concorrenza riguardanti il sistema portuale, presentati al Senato da alcuni esponenti di Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Italia Viv e su cui si è aperto il fronte del dissenso politico e sindacale

«Per quanto riguarda Italia Viva si andrà ad un sostansiale ripensamento forse ad un’ipotesi di ritiro di alcuni di questi emendamenti»-  spiega Raffaella Paita (Italia Viva) presidente della Commissione Trasporti alla Camera, sentita da Corriere marittimo a margine della conferenza stampa svolta stamani a Palazzo Rosciano, sede AdSP di Livorno. (VAI ALLA VIDEO INTERVISTA)

«Penso che alcuni emendamenti non abbiano colto il segno della difficoltà che in questo momento hanno i porti» tiene a precisare Paita – «In questo momento le realtà portuali e i lavoratori hanno vissuto una grande difficoltà» – continuando – «abbiamo appena fatto un intervento importante sull’incentivo all’esodo e sugli aiuti alle Compagnie. Dobbiamo stare molto attenti a non rimettere in discussione un equilibrio che, in questo momento, sta producendo buoni risultati in termini di operatività. Invito tutti ad un po’ di cautela e capacità di andare oltre le solite tematiche. Per quanto riguarda la mia forza politica, stiamo lavorando  per evitare che alcuni emendamenti possano essere male interpretati».

Quale è la posizione all’interno della Commissione da lei presieduta, c’è omogeneità di idee sul tema?

«La discussione è avvenuta al Senato, non ci ha visti protagonisti. In generale lavoriamo come Commissione spesso in termini unanimi, anche coinvolgendo le opposizioni. Sul fare si combatte ogni tentativo di dire dei no. Questa Commissione è operativa e concreta.
Ho parlato con i colleghi del Senato, massima serenità per quanto riguarda Italia Viva, c’è una riflessione su evitare che alcune questioni che sono state poste negli emendamenti possano essere interpretate male dal punto di vista del lavoro».

Sull’autoproduzione ci sono delle contraddizioni

«Ci sono delle contraddizioni, era stata fatta una norma nel decreto Rilancio per regolamentare e limitare l’autoproduzione e la stessa forza politica che aveva lavorato a quella norma alla Camera, ha presentato un emendamento al Senato che toglie quella limitazione» – il riferimento è al PD – «evidentemente questa discussione nell’ambito della maggioranza in questa fase non è stata affrontata con il piglio giusto, altrimenti non ci sarebbero state queste discrepanze».

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