De Micheli da Assoporti: “L’Italia non sarà un luogo di transito per le merci”

De Micheli

I porti sono un potente strumento di attrazione e rafforzamento delle imprese – dice il ministro De Micheli a conclusione dell’Assemblea generale di Assopprti ed annuncia i finanziamenti e gli interventi dei prossimi anni per il settore.

Lucia Nappi

NAPOLI –Il lavoro quotidiano nei porti consente a questo Paese di essere ancora in campo come grande Paese industriale”, è questa la frase di chiusura e il grazie che la ministra delle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli, rivolge all’Assemblea generale di Assoporti, svolta a Napoli nell’ambito delle giornate dello shipping Week.
Un riconoscimento che porta con se l’annuncio di interventi concreti ed investimenti per il settore sulla portualità con “misure di medio e lungo periodo” nei prossimi anni, che rispondano ad una strategia complessiva di crescita del sistema economico nazionale.

In una visione dove il rafforzamento della portualità non ha esclusivamente una funzione logistica. (VAI AL VIDEO) “Non vogliamo rafforzare i porti” – spiega De Micheli  – “perché vogliamo trasformare l’Italia in un grande luogo di transito delle merci”- “Ma dove si rafforzano i porti si insediano imprese di manifattura e imprese che hanno un contenuto di prodotto e di processo in grado di dare un contributo di crescita al sistema”. I porti individuati pertanto dall’analisi di De Micheli, come strumento potente di attrazione e rafforzamento delle imprese.

Gli scenari individuati e sui cui andranno ad agire gli interventi economici prevedono: Midure di breve termine, temporanee ed emergenziali, che rispondano all’emergenza generata dal Covid. “Misure replicabili solo per il tempo necessario per uscire dalla crisi” – Pertanto in risposta al calo del traffico passeggeri, al calo delle merci nei porti e all’arresto della crocieristica.
Una particolare attenzione sarà rivolta all’industria crocieristica, la ministra specifica – “non siamo ancora in grado di immaginare un ritorno alla normalità del settore se non quando ci sarà la possibilità di accedere al vaccino” – ma prima che ciò sia possibile la volontà del governo è quella di “continuare ad accompagnare una condizione di presenza della crocieristica italiana anche alla luce delle restrizioni”

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Ma sarà con le misure di medio e lungo termine che il governo darà la vera spinta al settore.  (VAI AL VIDEO) Nello scenario si delineano due linee guida per i porti nelle quali il finanziamento sarà indirizzato verso due obiettivi:
Il primo obiettivo con interventi diretti alle infrastrutture dentro i porti per – “l’efficientamento di strutture già esistenti” e per il “potenziamento delle mission che alcuni porti hanno”.
Secondo obiettivo diretto alla mobilità da e per i porti – “Obiettivi già scritti e in parte finanziati nel piano Italia Veloce, che è l’allegato Infrastrutture al Piano nazionale di riforme, approvato in Cdm nel giugno scorso”
Gli strumenti dei finanziamento  saranno “i nuovi strumenti messi a disposizione dall’Europa, dal Green New Deal al Next Generation UE” –  specifica la ministra – per consentire di rendere “l’accessibilità ai porti sul fronte stradale e ferroviario omogeneo e uniforme nei prossimi anni per tutte le realtà portuali”. “Questi sono i piani in parte finanziati dalle AdSP e in parte necessitano di nuova progettazione e programmazione in cui si inserisce la misura trasversale Green Port che è inserita in Next Generation UE, per interventi di adeguamento o sostituzione verso obiettivi di sostenibilità ambientale al 2030” – e ancora -“Sostegno pubblico ai principali attori, Autorità portuali e operatori, quindi per le misure previste nel progetto Green Port che vada a sostenere “una fase di transizione ambientale profonda”.

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