NAPOLI – La Commissione europea è giunta a conclusione: sono illegali i 44 milioni di euro accordati dallo Stato italiano all’Autorità portuale di Napoli. L’indagine della Commissione europea si era aperta nel giugno 2016 per valutare se queste sovvenzioni dirette fossero compatibili con le norme Ue in materia di aiuti di Stato. Ma adesso è arrivata la conclusione dell’indagine: le sovvenzioni poiché sono state utilizzate per ripristinare i bacini di carenaggio, affittati dall’ente portuale ai Cantieri del Mediterraneo (CAMED) – società di costruzioni e riparazioni navali – in seguito a concessione trentennale, violano le norme europee.
Non costituiscono aiuti di Stato gli interventi pubblici a favore delle imprese nel caso in cui siano effettuati a condizioni che un investitore privato operante in condizioni di mercato avrebbe accettato. Inoltre, il canone pagato da Camed all’autorità portuale di Napoli è stato calcolato in base a parametri fissi, stabiliti per legge, che non rispecchiavano l’aumento di valore economico degli impianti ripristinati concessi in affitto. La Commissione ha dunque concluso che le sovvenzioni concesse tanto all’autorità portuale di Napoli e a Camed costituiscono un indebito vantaggio economico rispetto ai loro concorrenti e che per questa ragione si configurano come un aiuto di Stato incompatibile con le norme Ue in materia di aiuti di Stato.