Cagliari, Porto Canale – No alla proroga della cassa integrazione per i lavoratori CICT

Porto canale

No secco alla richiesta di proroga degli ammortizzatori sociali per i lavoratori del Porto Canale, da settembre 2019 in Cassa integrazione, in scadenza domani 2 settembre. L’azienda ha manifestato la volontà di non fare richiesta di proroga.

E’ quanto è emerso oggi al termine della riunione del “Tavolo permanente Interministeriale presso il MISE in merito alla vertenza Porto Industriale di Cagliari e al rilancio delle attività di transhipment”: Presenti all’incontro per il Ministero dello Sviluppo Economico, il sottosegretario al MISE Alessandra Todde, funzionari del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e del Ministero del Lavoro, l’Assessore Regionale al Lavoro Alessandra Zedda, per il concessionario CICT Luca Trevisan, i rappresentanti dei liquidatori di CICT, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, Massimo Deiana, e le Organizzazioni sindacali.

In fase di apertura del Tavolo il presidente dell’AdSP ha informatoche che, in merito  all’avviso internazionale istanza di concessione per la gestione del compendio portuale, è stata presentata una proposta per il rilancio del transhipment nel Porto Canale di Cagliari-

In merito alla proroga degli ammortizzatori sociali la proprietà, ha espresso la volontà di non richiedere lo strumento della cassa integrazione per gli oltre 200 dipendenti, per i quali gli ammortizzatori sociali scadranno domani, 2 settembre. “Dal 3 settembre i lavoratori saranno licenziati, per noi è un gesto irresponsabile e irrispettoso” – ha dichiarato a Corriere marittimo il segretario regionale Uiltrasporti Sardegna, William Zonca – “Lo strumento a disposizione dell’azienda è a costo zero e senza neppure la spesa del contributo del 9%, uno strumento che tutelerebbe per altri 6 mesi i lavoratori di CICT” – “In un momento del genere è incomprensibile come l’azienda possa essere così irresponsabile di non aderire a questo strumento e a non richiederlo.”

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L’azienda ha pertanto confermato la presa di posizione già espressa a fine luglio scorso. L’incontro non ha chiuso però il Tavolo che si aggiornerà domani – “Domani sarà fatto un ulteriore passaggio con la proprietà per capire

“Ci aspettiamo che domani la proprietà faccia un’ulteriore mossa, altrimenti metteremo in campo azioni di protesta sindacale, ma faremo anche una verifica legale per capire se ci sia la possibilità di arrivare ad una decisione di questo tipo”.

L’azienda rimarrà comunque nel porto di Cagliari fino a dicembre per il ripristino delle infrastrutture.

 

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