Genova mira alla Blue economy per la crescita di territorio e occupazione, questo il focus dell’incontro di ieri sera organizzato dall’International Propeller Club di Genova, nell’ambito del Blue Economy Summit.
GENOVA- E’ partito ieri sera il Blu Economy Summit, l’evento dedicato al mare e a tutte le sue filiere produttive, in programma a Genova fino a giovedì 12 aprile.
La Blue economy quale grande opportunità di crescita e di sviluppo per il territorio e l’occupazione è stato il tema degli interventi di ieri sera, alla serata di apertura del Blue Economy Summit. Cena e tavola rotonda nella cornice del Grand Hotel Savoia. di cui è stato promotore l’International Propeller Club porto of Genoa, con la presidente, l’avvocato Giorgia Boi.
La Blue economy quale grande opportunità di crescita e di sviluppo per il territorio e l’occupazione è stato il tema degli interventi di ieri sera, alla serata di apertura del Blue Economy Summit. Cena e tavola rotonda nella cornice del Grand Hotel Savoia. di cui è stato promotore l’International Propeller Club porto of Genoa, con la presidente, l’avvocato Giorgia Boi.
Ospite della manifestazione Marco Bucci, sindaco della città: “A Genova la Blue economy crea 58 mila posti di lavoro,– ha spiegato il sindaco- qui abbiamo tutta la filiera completa delle attività della economia del mare, non esiste altro posto al mondo che abbia come noi tutte le attività della filiera. Questo ci deve far pensare che dobbiamo lavorare tutti insieme”.
Il sindaco ha quindi sottolineato la necessità di uno sviluppo integrato tra città e porto,, tra imprese e istituzioni che invece faticano ad avere uno sviluppo in sinergia perché storicamente separate: “I nostri incontri non devono essere solo scambio di opinioni, – ha detto Bucci- ma devono tradursi in atti necessari anche a superare la burocrazia che, ancora oggi, rappresenta un muro oltre il quale è difficile andare”. Da qui la necessità di lavorare tutti insieme: “ Il settore petrolchimico in questo momento a Genova è un esempio”.
Il sindaco ha quindi sottolineato la necessità di uno sviluppo integrato tra città e porto,, tra imprese e istituzioni che invece faticano ad avere uno sviluppo in sinergia perché storicamente separate: “I nostri incontri non devono essere solo scambio di opinioni, – ha detto Bucci- ma devono tradursi in atti necessari anche a superare la burocrazia che, ancora oggi, rappresenta un muro oltre il quale è difficile andare”. Da qui la necessità di lavorare tutti insieme: “ Il settore petrolchimico in questo momento a Genova è un esempio”.