Brindisi, Patroni Griffi assolto “il fatto non sussiste”

BRINDISI – Assolto perché il fatto non sussiste. Questa è la sentenza del processo con rito abbreviato del Tribunale di Brindisi con cui è stato assolto il presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico meridionale, Ugo Patroni Griffi, insieme al funzionario dell’ente Francesco Di Leverano ed altre sei persone coinvolte in un’inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica di Brindisi nel 2017 per dei presunti abusi edilizi riguardanti la realizzazione delle opere di messa in sicurezza nel porto di Brindisi.

I reati contestati agli otto imputati erano, a vario titolo, quelli di abuso edilizio, smaltimento illecito di rifiuti, frode in pubblica fornitura, falsità ideologica, abuso d’ufficio.

“Tutti gli esperti – ha detto il presidente Patroni Griffi commentando la notizia della sentenza di assoluzione – “avevano subito rilevato l’assurdità di quest’indagine. Non si possono gravare i presidenti di tali responsabilità e votarli a un martirio per cui non avevano firmato”.

In seguito alle indagini della polizia tributaria della Guardia di finanza, era avvenuto il sequestro di alcuni gabbiotti in prossimità dei varchi doganali, di una strada e di una recinzione in area portuale per la quale si innescò un contenzioso con il Comune di Brindisi.

La sentenza ha, quindi, ordinato il dissequestro di tutte le opere e le strutture affinché siano restituite all’Autorità di Sistema portuale del Mar Adriatico meridionale avente diritto.

“Stiamo discutendo di infrastrutture che sono la base vivifica di un territorio, soprattutto così complesso e martoriato come quello di Brindisi. Nessuno sano di mente ora vorrà fare il presidente dell’Autorità di sistema. E’ troppo rischioso”. Ha aggiunto Patroni Griffi.

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Il porto di Brindisi adesso è in attesa della realizzazione di due progetti: “Brindisi ha ben due progetti del PNRR- sottolinea il presidente del porto- Uno regge tutto il resto: la cassa di colmata, senza la quale non si può fare nulla. E l’altro è la zona franca doganale che attende una firma del ministero, altrimenti anche questa resta al palo”.

Dal punto di vista personale Patroni Griffi ha commentato: “Non è giusto affrontare un martirio” – “Sono molto arrabbiato per questi cinque-sei anni. Oltre a quanto accaduto alla mia persona, è stata messa a rischio la realizzazione di opere strategiche per Brindisi. Non posso dimenticare quanto accaduto. Da tecnico, da professore di diritto della navigazione, da professore di diritto commerciale, da avvocato, mi chiedo ancora oggi come ciò (l’inchiesta, ndr) sia potuto avvenire. E’ una vicenda per tanti aspetti allucinante. In questa vicenda esistono sì degli illeciti, solamente che è l’Autorità Portuale a esserne la parte offesa. Mi riferisco a tutti quegli atti amministrativi che sono alla base di questo procedimento”.

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