GENOVA – Assiterminal, Associazione Italiana Terminalisti Portuali, chiede che vengano adottate misure urgenti per il comparto della portualità. La richiesta dell’Associazione arriva a fronte della situazione infrastrutturale venutasi a creare in Liguria – a causa dell’ondata di maltempo – e che ha determinato la chiusura della A6 e la parziale chiusura della A26. Situazione infrastrutturale assai precaria che, se sommata ai disagi della caduta del Ponte Morandi, sta paralizzando il sistema dei trasporti regionali con ricadute evidenti anche sulla riduzioni dei traffici nel Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale.
“Resta indubbio che il sistema portuale ligure“- fa sapere in una nota Alessandro Ferrari, direttore Assiterminal – “convogli buona parte del traffico portuale di destinazione finale del sistema italiano diretto in Nord Italia e nel centro dell’Europa; traffico che circola quasi esclusivamente su gomma. Se parte del traffico container, a causa dell’assenza di collegamenti autostradali, fosse dirottato su altri scali europei, la conseguenza costituirebbe anche un danno enorme per l’erario” – Da qui la necessità sottolineata di una accelerazione di tutti gli interventi.
Analoghe iniziative siano portate avanti anche per altri sistemi portuali – chiede pertanto il direttore di Assiterminal, come nel caso del sistema portuale di Venezia che vive forte criticità “limitazioni dei pescaggi delle navi e alle contingenze ambientali”. Favorevole quindi ad una “visione complessiva del sistema logistico nazionale, un piano straordinario di interventi volti a «connettere» in modo efficiente i porti alle direttrici di traffico dei corridoi europei e transeuropei”
“Non perdiamo di vista l’intero sistema portuale italiano!” – il grido di allarme contenuto nella nota a firma del direttore di Assiterminal che propone quindi 3 linee di intervento:
1) Interventi a sostegno del lavoro portuale:
– Riconoscimento per un periodo di 12 mesi di una riduzione del 50% della contribuzione previdenziale annua a carico dei datori di lavoro degli artt. 16, 17, 18 D.Lgs 84/94 con esclusione dei premi e contributi dovuti all’Inail per ciascun lavoratore assunto a tempo indeterminato, riparametrato e applicato su base mensile
– Differimento contributivo, per il versamento dei contributi INPS, di 12 mesi senza maggiorazione degli interessi di dilazione
– Differimento del versamento unitario delle imposte sui redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive.
2) Interventi a sostegno delle Imprese e Terminal Operators e altri operatori
– Riduzione temporanea dei canoni concessori ovvero dei canoni afferenti le autorizzazioni ai sensi dell’art.16, l.84/94 congelando contestualmente i piani di impresa per tutto il periodo emergenziale
– Sperimentare l’apertura anticipata / prolungata dei porti e quindi dei gate dei terminal (che organizzativamente sono già in grado di farlo) riconoscendo la decontribuzione Inps e Inail per il lavoro notturno
– Chiarire che gli effetti dell’art.1, co.578 della legge di bilancio 2018 (accatastamento in E1 delle infrastrutture portuali) sono esecutivi anche per l’anno 2019
– Ridurre del 50% le accise gravanti sui prodotti energetici per i mezzi operativi dei terminal e delle imprese portuali
– Ridurre, del 50% le percentuali di verifica in sede di controlli doganali (scanner ed ispezione fisica della merce) per tutto il periodo emergenziale per non gravare ulteriormente il traffico portuale e la merce di extra costi creando peraltro ulteriori ritardi nelle operazioni portuali
3) Interventi a sostegno della logistica
– Accelerare l’iter per l’istituzione della Zona Economica Speciale della Val Polcevera.
– Ridefinire e ampliare l’applicazione, per almeno 3 anni, del Ferrobonus per tutti gli operatori (compresi i terminalisti e le imprese portuali) che utilizzano il trasporto ferroviario da e per i porti del sistema portuale del mar ligure occidentale
– Azzeramento del pedaggio autostradale per l’autotrasporto