Testi (SOS Logistica): «Soggetti, oggi, del cambiamento che vorremmo vedere domani».

Daniele Testi

LIVORNO – «Stiamo assistendo a cambi di paradigma potenti, impatti immediati come l’e. commerce che porta sulla logistica un impatto sociale come non si era mai visto e che si confronta con il dover fare sempre di più, ad un costo sempre più basso».
«I porti e i terminal portuali sono soggetti a questi cambi di paradigmi, poichè collocati nelle città storiche, avvertono forte la crescita della necessità di occupazione, la lotta al cambiamento climatico, valore comune con la ricerca di città sempre più sostenibili»- ma anche «gli elementi strategici della logistica che permettono l’internazionalizzazione e maggiore competitività di mercati e prodotti» – Sono le tematiche affrontate da Daniele Testi, presidente di SOS Logistica- intervenuto alla Tavola Rotonda on line “Industria 4.0 e sostenibilità tra porti e logistica verso il 5D (connettività e persone)”  del 24 marzo, organizzata da Assiterminal in collaborazione e The International Propeller Clubs e di cui Corriere marittimo è stato media partner.

Innovazione, logistica  e sostenibilità nella visione più ampia: sociale, economica, ambientale e che, pertanto, non si limita al fattore ecologico, ma  include il benessere sociale e del pianeta guardando anche all’economia e ai profitti delle imprese. SOS Logistica è l’associazione guarda in questa direzione con la promozione di azioni, tra le quali la Carta di Padova il documento a cui hanno aderito i principali stakeholder del sistema logistico, piattaforma che promuove azioni di trasformazione sostenibile.

«Come mettere insieme questi elementi?» – chiede Testi – «La logistica non è più una parte della catena del valore ma è essa stessa la catena del valore. Nella logica collaborativa abbiamo promosso l’iniziativa della Carta di Padova trovando con gli altri stakeholder della logistica un punto in comune. La sostenibilità con unico obiettivo condiviso, in un mondo vasto: da chi chiede i servizi di logistica a chi offre questi servizi, fino al consumatori finali» – Ruolo poi degli strakeholder del settore definire della «priorità da sottoporre al decisore pubblico» – un processo in  cui «le risorse immesse non siano con un ritorno a breve termine, ma in grado di dare benefici a lungo termine».
«Come Associazione crediamo che la logistica possa emergere come valore e non come costo, attraverso un modello sviluppato per un consumatore finale che potrà scegliere sulla base di un prodotto che avrà un valore, non solo per esso stesso, ma per il processo fisico» che ha portato il prodotto sul mercato e fino al consumatore finale. Nella visione sistemica di innovazione  «la misurazione di quello che facciamo, attraverso la simulazione, il digitale che sconvolgerà le attività delle infrastrutture portuali, le interfaccia con il trasporto terrestre, su cui impatteranno in maniera significativa le reti e le guide autonome, con crescita di sicurezza, minori emissioni, e possibilità di aumentare le capacità infrastrutturali, insieme alla tracciabiità del prodotto».
Infine conclude il preidente di SOS Logistica – «Tutti questi elementi sono le leve competitive per trasformare la sostenibilità in elementi concreti in cui le aziende trasporteranno questi valori in termini di maggiore efficienza e maggiore competitività, resilienza. Essere soggetti oggi del cambiamento che vorremmo vedere domani».

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