Rixi a Livorno: “Ri-finanziato il progetto Raccordo, oggi vale 438 milioni”

Il governo si riserva di inserire, nei prossimi mesi, all’interno del Decreto infrastrutture il commissariamento dell'opera, per consentire di ridurre i tempi sui procedimenti di VIA.
Edoardo Rixi
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Livorno centra due obiettivi in un’unica mattina. Ovvero l’avvio, la prossima settimana, dell’iter per l’istituzione della ZTL Toscana e il ri-finanziamento del progetto ferroviario Raccordo.
Questioni bloccate da diversi mesi, per l’esattezza 18 mesi la prima e 8 mesi la seconda, la cui ripartenza sarà in grado di determinare il futuro sviluppo del porto di Livorno, della Toscana e della competitività Paese.

Temi su cui gli operatori e il cluster livornese – toscano si interrogavano da tempo, e che stamani sono stati portati alla ribalta e pungolati al governo dal convegno, svolto a Livorno, sull’attuazione della ZLS Toscana.
Iniziativa voluta con forza dall’Autorità di Sistema Portuale locale e con la quale ha interrogato il governo e le forze politiche sui temi logistico-portuali-industriali toscani più stringenti.
Incontro al quale sono intervenuti i rappresentanti della politica e delle associazioni datoriali, e concluso dal governatore regionale Eugenio Giani e dal vice ministro Edoardo Rixi.

ZTL Toscana

Sulla questione della ZTL Toscana, come già anticipato da CORRIERE MARITTIMO, l’on. Francesco Torselli (Fratelli d’Italia) in sede conferenza ha annunciato l’impegno del ministro Fitto di dare vita alle ZLS a strettissimo giro, lunedì della prossima settimana, il DPCM andrà in votazione al Parlamento e nei giorni successivi sarà trasmesso alla Corte dei Conti“.

Tema sul quale il vice ministro Rixi ha espresso la piena approvazione: “Apprendo con grande soddisfazione l’annuncio dato stamattina” – ha detto – “Per noi è fondamentale per dare una risposta agli operatori e far capire che c’è un working progress rispetto al sistema logistico nazionale”.

Progetto Raccordo

Sul secondo tema tanto atteso dalla platea, il progetto Raccordo, il vice ministro ha confermato il ri-finanziamento dell’opera, i 300 milioni, “de-finanziati” dopo essere stati assegnati nell’ambito del Contratto di programma 2022-2026 di Rfi (gruppo Fs). Allo stato attuale, ha spiegato Rixi “il progetto non andava bene è stato ri-adeguato e oggi vale 438 milioni, non siamo ancora alla sede di VIA, probabilmente partirà a giugno e in avanti” – Ma data la complessità dei procedimenti ci sarà la necessità di rifinanziare l’opera che “potrà arrivare anche a 500 milioni”.

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Un’opera molto importante, così come spiegato dal governatore regionale Eugenio Giani: “una linea ferroviaria strategica, per il porto di Livorno ma anche per tutta la Toscana, che collegherà l’Interporto Vespucci con i binari della Pisa-Collesalvetti-Vada” – Linea merci direttissima che permetterà di superare le gallerie del Romito, oggi inadeguate al passaggio dei treni cargo, e consentirà al porto di allacciarsi, tramite il bypass di Pisa (il secondo stralcio del progetto, ancora da finanziare) al nodo ferroviario fiorentino e, quindi, all’alta velocità delle merci.

“E’ una necessità a livello nazionale” – ha chiosato il vice ministro  –  “Non è secondario decidere di fare il Raccordo con Livorno e il suo interland” –“L’anno scorso sono stati tolti e rimodulati i 300 milioni, perché non sarebbero mai stati utilizzati” – “Ma negli ultimi 8 mesi non si è perso neppure un giorno” – ha detto – “L’iter è andato avanti come quando c’erano i 300 milioni, nel frattempo con quei soldi sono state fatte altre opere, e siamo riusciti a finanziare anche interventi sul territorio regionale”.

Commissariamento opera

Altro step importante sottolineato dal vice ministro: “Il governo si riserva di inserire, nei prossimi mesi, all’interno del Decreto infrastrutture il commissariamento di questa opera, per consentire di ridurre i tempi sui procedimenti di VIA e sui procedimenti successivi, e avere la copertura finanziaria nel momento in cui si aprirà la gara di appalto”.

Darsena Europa 

In conclusione il vice ministro ha invitato l’amministrazione portuale alla rimodulazione della Darsena Europa– “tale da riuscire ad avere piazzali e banchine già agibili per poterne sfruttare la superficie da subito, senza aspettare l’opera completamente finita” – “Per dare un effetto trascinamento degli investimenti”.

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