MILANO -Sono trascorse poche ore dalla firma del Decreto con il quale stanotte sono state definite le misure urgenti di contenimento del contagio nella regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia. Oggi, dalle prime ore della mattina, la situazione a Milano, in Stazione Centrale e Garibaldi, è tornata alla tranquillità. Alle ore 7,00 c’erano comunque ancora diverse persone in partenza, nonostante la firma del decreto di stanotte, non c’era nessun controllo ai gate di accesso e per chi si accingeva a salire sui vagoni. Nessun treno era stato cancellato ed i passeggeri hanno potuto salire a bordo dei convogli per uscire dalla”zona rossa”.
Il vero caos è stato ieri, dal tardo pomeriggio alla notte, quando oltre 500 persone hanno preso d’assalto i treni che da Milano portavano al Sud. Da Milano Centrale e Milano Garibaldi gli ultimi treni della giornata, 7 marzo, prima che entrasse in vigore il decreto con cui la città e la regione, vengono decretate “zona rossa”. In entrambe le stazioni ferroviarie stanotte è dovuta intervenire anche la polizia ferroviaria per riportare l’ordine, a causa di qualche piccolo tafferuglio. Se questo è stato per quanto riguarda il trasporto ferroviario, giungono notizie di molte persone che hanno lasciato Milano in auto, per dirigersi in varie parti d’Italia: in seconde case di villeggiatura, al Centro, al Sud, ricongiungendosi con parenti e familiari, comunque fuori dalla “zona rossa”.