Genova, caos infrastrutture – Schenone: «Alta Velocità? basterebbe la bassa velocità» -Pitto: «Una soluzione subito»

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Mentre agli Stati Generali il premier Conte ed i ministri incontrano i rappresentanti dei comparti economici del paese, si fa sempre più pressante la richiesta da parte degli operatori del porto di Genova, affinchè si risolva l’emergenza infrastrutturale ligure – Parlano Giulio Schenone, amministratore delegato del terminal container Sech e Alessandro Pitto, presidente degli spedizionieri.

Lucia Nappi

LIVORNO – «Commentare l’alta velocità? A noi basterebbe andare a bassa velocità, anzichè stare fermi»commenta Giulio Schenone, amministratore delegato del Terminal Sech di Genova, Gruppo Gip, società che in queste ore, è in attesa della valutazione dell’Autorità portuale (su parere dell’Avvocatura di Stato) per risolvere la questione della fusione Psa-Sech.

Il manager (VAI AL VIDEO) commenta, per Corriere marittimo, la situazione infrastrutturale alle spalle della portualità genovese e ligure in genere, in relazione al piano “Alta Velocit” annunciato dal governo e, che il premier Conte e la ministra delle Infrastrutture, Paola De Micheli, hanno in serbo per gli Stati Generali a Villa Pamphilj durante gli incontri con il settori economici e produttivi.

«Può capitare di stare ore e ore in coda» – continua l’a.d. del gruppo Gip, Schenone – «Credo un ritorno alla normalità, con autostrade che hanno due corsie per ogni senso di senso di marcia e un traffico che possa scorrere abbastanza fluido, sia il minimo indispensabile che ci aspettiamo da Società Autostrade, da coloro che sono preposti, Regione Liguria sicuramente. La Regione si sta muovendo in tal senso».

E’ un danno quantificabile?
«In termini monetari, si» -«in termini di immagine mi viene da dire che sia ancora più ingente rispetto, al danno subito dagli operatori economici. Questa regione vive di trasporti portuali, logistica e turismo. Anche solo la famiglia di turisti che decide di trascorre un periodo di vacanza in liguria o nella loro seconda casa, anche per il pendolarismo del fine settimana, l’impossibilità di muoversi è fatale per una nostra regione come la nostra»

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Tra gli operatori della logistica fortemente danneggiati, anche gli spedizionieri, Alesandro Pitto, presidente degli spedizionieri genovesi (VAI AL VIDEO) definisce la situazione infrastrutturale ligure «assolutamente caotica, ormai ingiustificata ed ingiustificabile. Abbiamo 18 gallerie chiuse, altrettante oggetto di verifiche, lo spostamento delle merci è reso quasi impossibile. La situazione deve trovare una soluzione in brevissimo tempo perchè non credo che la città e il porto possano reggere una situazione come questa. Chiediamo di muoverci e potersi muovere in sicurezza».

Ultimo, solo in ordine di tempo, ieri, anche il presidente di Confetra, Guido Nicolini, nel colloquio con il premier Conte a Villa Pamphilj, indicava il problema infrastrutturale ligure, come  emergenza per gli operatori della logistica di Genova e della Liguria paralizzate  da opere e cantieri autostradali.

 

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