Il vicepresidente di Conftrasporto-Confcommercio punta il dito contro il governo.
ROMA – Ex Ilva: Conftrasporto-Confcommercio esprime forti preoccupazioni all’indomani della lettera con cui il gruppo siderurgico, ArcelorMittal, che ha rilevato (per il momento in affitto) gli asset dell’ex Ilva, ha annunciato la volontà di recedere dal contratto per giusta causa e per le conseguenze del mancato rispetto degli impegni sottoscritti.
Il vicepresidente della Confederazione, Paolo Uggè, punta il dito contro il governo, “Che per l’ennesima volta si dimostra inconcludente, incapace e inadeguato di fronte ai veri problemi del Paese”, e sollecita un intervento politico urgente per scongiurare gli effetti dirompenti dell’annunciato abbandono da parte di ArcelorMittal dello stabilimento italiano sull’indotto, l’occupazione e l’intera economia del Paese.
Uggè parla di conseguenze insostenibili per l’intero settore dei trasporti ed esprime solidarietà alle imprese e ai lavoratori la cui attività è direttamente o indirettamente legata alle sorti dell’Ilva. “Stiamo parlando di migliaia e migliaia di lavoratori – ricorda il vicepresidente di Confcommercio e Conftrasporto – La situazione che si è venuta a creare pesa anche sulle aziende di autotrasporto che da sempre servono gli stabilimenti dell’ILVA di Taranto, Genova Novi Ligure e Venezia, già duramente provate dallo stato di incertezza in cui ormai da anni versa il più grande stabilimento siderurgico d’Europa, con ogni inerente conseguenza in termini di ritardo nei tempi di pagamento, riduzione dei volumi produttivi, diminuzione del fatturato e perdita di posti di lavoro”. “Il governo, se c’è, batta un colpo”, conclude Uggè.