ROMA – “Non è con tavoli e confronti che il problema del Brennero si può affrontare: prima bisogna ristabilire il principio della libera circolazione delle merci, che con protervia Arno Kompatscher continua a ignorare”. Lo specifica in una nota il presidente Fai Conftrasporto Paolo Uggè
“Dimenticare – sottolinea Uggè – i due principi cardine sui quali ruota l’intera vicenda è una forzatura inaccettabile. Oltre alla libera circolazione delle merci, principio sul quale si è costituita l’Unione europea, c’è il risultato del trilogo del 2004 nel quale l’Austria venne isolata (14 a 1 l’esito della votazione) e costretta ad abbandonare il sistema degli eco-punti allora in vigore”.
“Se si parte con atti concreti e non discriminatori è sempre possibile avviare qualsiasi confronto, ma ciò che non può essere accettato è la rinuncia ai due punti indisponibili sopraccennati – rimarca Uggè – La Fai/Conftrasporto sosterrà con ogni mezzo l’azione del Governo italiano che attraverso l’iniziativa del ministro Salvini ha coinvolto gli organismi europei. Vorranno la Commissione europea e l’Alta Corte sconfessare un principio basilare sul quale è costituita l’Unione Europea? Siamo convinti che questo non succederà. Se così fosse, la risposta degli operatori nazionali difficilmente si limiterà alle parole”.
“Nel frattempo il governo Italiano dovrebbe intensificare i controlli sugli automezzi che entrano dal confine austriaco per garantire il rispetto delle regole ambientali e di sicurezza, altro aspetto centrale della politica europea”, conclude il presidente Fai Conftrasporto.