Legge di Bilancio 2021, le principali misure per trasporto marittimo e porti

Nave banchina

E’ passato all’esame del Senato il disegno di legge del Bilancio di previsione dello Stato 2021, cosí detta manovra, ormai a pochi passi dalla sua conversione in legge. La maxi-manovra da 40 miliardi, la più corposa degli ultimi anni, che mette le basi per la ripartenza del Paese. Il provvedimento ha avuto ieri sera, 27 dicembre, il via libera della Camera dove il testo ha incassato 298 voti a favore, 125 contrari, 8 gli astenuti  (431 presenti e 423 votanti; soglia maggioranza a quota 212). Oggi alle 16,00 è prevista la conferenza dei Capigruppo per decidere il calendario e alle 18.30 il testo passerà in commissione Bilancio.
Il via libera definitivo è atteso tra domani 29 dicembre, al massimo mercoledì 30. Tempi strettissimi per la conversione in legge della nuova legge di Bilancio entro il 31 dicembre, anche per evitare l’esercizio provvisorio. Ed infine l’entrata in vigore il 1 gennaio.

Ecco in  sintesi le principali novità in arrivo per quanto riguarda le misure previste a sostegno del trasporto marittimo e dei porti.

Ferrobonus e Marebonus
Vengono rifinanziati fino al 2026 gli incentivi per il trasferimento delle merci dalla strada al mare (marebonus) e alla rotaia (ferrobonus). Previsti nel dettaglio 50 milioni di euro (25 milioni marebonus e 25 milioni ferrobonus) – inoltre 38,5 milioni per il 2022 e di 43,5 milioni per ciascuno degli anni dal 2023 al 2026. 

Misura di sostegno al settore dei terminal portuali
Viene istituito presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, un nuovo  Fondocon una dotazione iniziale di 20 milioni di euro per l’anno 2021 – destinato a compensare la riduzione dei ricavi tariffari per i soggetti titolari di concessioni rilasciate dalle Autorità di sistema portuale, dei concessionari di aree e banchine portuali, e dei titolari di concessioni demaniali marittime  Rimettendo ad un decreto ministeriale la definizione di modalità e criteri di attribuzione e subordinandone l’efficacia all’autorizzazione dell’Unione europea.

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Misure a sostegno delle AdSP e imprese di navigazione
Sono rifinanziate, con ulteriori 68 milioni di euro per l’anno 2021, le misure volte a compensare i mancati introiti delle Autorità di Sistema portuale derivanti dai diritti di portuali (dovuti al calo del traffico passeggeri sia traghetti che crociere)- e sono rifinanziate alcune imprese di navigazione marittima in ragione delle limitazioni connesse all’emergenza Covi-19 emergenza  –  Dei 68 milioni: 63 milioni sono destinati alle AdSP e 5 milioni  alle imprese di navigazione operanti con navi minori nel settore del trasporto turistico di persone via mare e per acque interne per diminuzione del fatturato pari o superiore al 20%.

Imprese crocieristiche, registro internazionale, cabotaggio
Inoltre vengono sospesi, per le imprese croceristiche iscritte al registro internazionale, i limiti per lo svolgimento di attività di cabotaggio marittimo.
E’ prorogata l’estensione dell’esenzione dagli oneri previdenziali e assistenziali, prevista per le imprese iscritte al registro internazionale, per alcune imprese non iscritte al citato registro che svolgono attività di cabotaggio e attività di servizio per le piattaforme petrolifere, incrementando (di ulteriori 28 milioni di euro, che si aggiungono ai 7 già previsti) le risorse ad essa destinate e viene rifinanziato il Fondo destinato a compensare la riduzione dei ricavi tariffari relativi ai passeggeri trasportati per le navi iscritte nel registro nazionale.
Viene rifinanziato, con 20 milioni di euro per il 2021, il Fondo destinato a compensare la riduzione dei ricavi tariffari relativi ai passeggeri trasportati per le navi iscritte nel registro nazionale.

Navi abbandonate nei porti:
Viene istituito un Fondo volto alla rimozione delle navi abbandonate nei porti.
L’obiettivo è quello di gestire e risolvere un fenomeno frequente nei porti italiani relativo alla presenza di relitti navali e navi abbandonate che debbono essere rimossi e demoliti per ragioni di sicurezza della navigazione o per rendere nuovamente fruibili gli spazi portuali attualmente occupati. Il fondo avrà una dotazione finanziaria pari a 2 milioni di euro per l’anno 2021 e 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023.

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Cessione navi –
Inoltre viene prevista una integrazione della disciplina fiscale in materia di operazioni assimilate alle esportazioni specificando i requisiti che consentono di evitare l’imposizione dell’IVA alle operazioni riguardanti la cessione di navi. Prevedendo altresì la corrispondente disciplina sanzionatoria e defininendone gli aspetti della procedura da seguire per evitare l’imposizione dell’IVA.

 

 

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