Procedura di urgenza per il noleggio di unità navali per accogliere – nell’ambito delle misure per prevenire la diffusione del virus Covid-19 – i migranti destinati a un periodo di quarantena dopo essere sbarcati sulle coste italiane.
ROMA – Sono circa 4 milioni di euro, più Iva, le risorse messe a disposizione dal Dipartimento della Protezione civile – e previste nell’avviso “per la presentazione di manifestazioni di interesse relativo al noleggio di unità navali da adibire a strutture provvisorie per l’assistenza e la sorveglianza sanitaria di migranti soccorsi in mare o giunti sul territorio nazionale a seguito di sbarchi autonomi” come scrive il ministero dell’Interno –
Si tratta di una procedura di urgenza, che ha visto la presentazione delle offerte entro le ore 24 del 16 luglio 2020, “resa necessaria dopo che la precedente gara era andata deserta” – spiega il Viminale – “La nave Moby Zaza, dal mese di giugno adibita per questo scopo e tutt’ora in Sicilia, continuerà comunque ad essere utilizzata come struttura per la quarantena fino alla conclusione del periodo di sorveglianza obbligatoria previsto per i migranti attualmente a bordo”.
Tre manifestazioni di interesse
Secondo quanto riferito dal Viminale: “Sono tre le manifestazioni di interesse pervenute alle ore 24” – del 16 luglio – “a chiusura della procedura finalizzata alla presentazione delle offerte per il noleggio di unità navali per accogliere – nell’ambito delle misure per prevenire la diffusione del virus Covid-19 – i migranti destinati a un periodo di quarantena dopo essere sbarcati sulle coste italiane” – In serata, sempre di lunedì 20 luglio, “si riunirà l’apposita commissione i cui esiti saranno comunicati nella stessa serata”.
Di bandiera italiana o comunitaria la nave dovrà poter ospitare 250 migranti e 35 persone che effettueranno servizio sanitario a bordo. Con un numero di cabine idonee per la quarantena con impianto di ventilazione indipendente o possibilità di aereazione diretta con l’esterno. Inoltre dovrà presentare la possibilità di confinamento in area controllata di almeno dieci migranti con sintomi da Covid-19.