Guardia Costiera/ Multato peschereccio livornese fermato a Viareggio, aveva a bordo rete a maglie piccole

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Sanzione amministrativa di 4 mila euro al comandante del peschereccio livornese fermato dalla Guardia costiera al largo di Viareggio, aveva a bordo una rete per pesca a strascico con maglie inferiori a quelle consentite dalla legge.

VIAREGGIO (LUCCA) – Peschereccio livornese fermato ieri, nello specchio di mare antistante Viareggio, dagli uomini della Guardia Costiera a bordo della motovedetta CP 563. Durante il controllo dell’imbarcazione che effettuava attività di pesca a strascico, è stato trovato a bordo, sebbene fosse stato ben nascosto, un pezzo di rete (utilizzato solitamente come “contro-sacco”) con maglie di gran lunga inferiori a quelle consentite, ovvero circa 20 mm a fronte dei 40 mm previsti dalla legge.
I militari hanno quindi sequestrato l’attrezzatura mentre il comandante del peschereccioe ha ricevuto una sanzione amministrativa di 4 mila euro. Le normative comunitarie e nazionali, infatti, oltre all’utilizzo di attrezzi illegali, puniscono severamente anche la loro semplice detenzione.

La pesca a strascico, se effettuata con attrezzature non conformi, infatti può causare notevoli danni all’ecosistema marino ed un eccessivo e non sostenibile sfruttamento delle sue risorse del mare, impedendo il ripopolamento di molte speci di pesci e molluschi che vengono catturati al di sotto della loro taglia minima.
Ecco perché la lente d’ingrandimento degli uomini della Guardia costiera, nella loro attività quotidiana di controllo lungo tutta la filiera, è puntata anche a scongiurare che la pesca a strascico sia effettuata in zone vietate o troppo vicine alla costa, oppure con attrezzature irregolari.

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