Parla Gian Enzo Duci, presidente di Federagenti
GENOVA - Durante le giornate del Genoa Shipping Week si è parlato di ambiente durante il GREEN SHIPPING SUMMIT, il seminario dedicato alle innovazioni tecnologiche e ai nuovi carburanti per l’efficienza energetica e ambientale del trasporto marittimo con due sessioni che hanno coinvolto anche le associazioni Confitarma, Assoporti e Federagenti.
Del nuovo approccio rispetto ai temi green che l'economia deve avere nelle attività marittime ne parla Gian Enzo Duci presidente di Federagenti incontrato a margine dell'iniziativa: “E' necessario una evoluzione rispetto al passato in cui si contrapponevano le due posizioni radicalizzate: l'integralismo ambientalista da una parte e il business davanti a tutto dall'altra. In passato i risultati non sono stati buoni ne da una parte ne dall'altra. Perché da una parte si sono bloccate le iniziative e dall'altra parte non c'è stata la tutela dell'ambiente che dovrebbe essere l'obiettivo delle posizioni ambientaliste. La teoria secondo la quale l'economia deve fare propri i temi ambientali ma allo stesso tempo lo sviluppo economico è fondamentale per la crescita di un paese. Ci sono stati momenti di dibattito importante: l'incontro di Federagenti Yacht a Porto Cervo e la difesa delle Bocche di Bonifacio”.
Nel convegno in Sardegna, svolto nel mese di maggio di Porto Cervo, è stato siglato il patto tra Federagenti, capitaneria, federazione dei piloti ed enti locali, un accordo in sinergia anche con le associazioni ambientaliste per preservare dal rischio inquinamento il delicato ecosistema del tratto di mare tra Sardegna e Corsica nel quale ogni anno transitano più di 3mila 500 navi.
Riguardo al tema delle Bocche di Bonifacio spiega Duci: ”E' indispensabile da parte delle associazioni ambientaliste non bloccare la navigazione ma ci vuole una fortissima regolamentazione di questa”.
Ci sono altre zone di criticità rispetto ai temi green dove l'incontro tra le due visioni si contrappone: “Simili sono le posizioni di Venezia” sottolinea il presidente di Federagenti, “qui la radicalizzazione delle due posizioni non sta portando a risulti ottimali, né per le questioni ambientali né per i traffici crocieristici. Riteniamo che sia necessario un approccio nuovo che possa portare dei risultati per entrambi i settori”.
Lucia Nappi