LIVORNO- “Il welfare aziendale è la possibilità offerta dalla nuova normativa di porre l’uomo al centro dell’attenzione anche in ambito aziendale”, lo dice Francesco Tedeschi, consulente del lavoro, intervenuto al dibattito, organizzato a Livorno dal Propeller Club, su iniziativa della presidente Maria Gloria Giani, “Il termine sta indicare la possibilità data all’azienda di erogare beni e servizi, in aggiunta alla normale retribuzione, in totale esenzione fiscale e contributiva”. L’obiettivo è quindi quello di accrescere il valore del lavoro delle persone per un clima aziendale più felice.
“Già negli anni ’40 l’azienda leader Olivetti”, spiega Tedeschi, “disponeva di un servizio mensa e dell’asilo per i figli delle dipendenti, inoltre metteva a disposizione dei servizi sociali di intrattenimento, come il cinema ed altri strumenti culturali”.
Il beneficio può essere applicato attraverso la legge di stabilità 2016, con la detassazione di servizi quali i viaggi ricreativi, le visite mediche anche specialistiche, le iscrizioni alle palestre e a corsi sportivi, gli abbonamenti a riviste e quotidiani, i biglietti per teatro e cinema. L’azienda può dare al dipendente, in busta paga, la possibilità di accedere all’acquisto di questi servizi, per il suo benessere psico-fisico, senza che questo importo subisca alcuna decurtazione fiscale in busta paga poiché non costituiscono voce di reddito per il dipendente.
“In ambito marittimo questo provvedimento sembra cucito su misura per la gente di mare, in modo da soddisfare esigenze sociali, di salute e ludiche dei marittimi” interviene il comandante Federico Sgherri, vicepresidente del comitato Gente di Mare e presidente della Stella Maris di Livorno, l’associazione che promuove servizi di varia natura e strutture sociali nei porti per la Gente di Mare.
Quindi spiega “Nel nostro porto il numero marittimi che vi transitano sono 650 mila, il carico di difficoltà che questo personale deve affrontare è notevole, trovandosi per molti mesi lontano dalle famiglie e dai paesi di provenienza. A Livorno con l’associazione abbiamo realizzato delle strutture a favore dei marittimi, inaugurate nel 2007 dall’ammiraglio Raimondo Pollastrini. Nel nel 2015 abbiamo avuto oltre 2mila presenze, è anche un punto d‘incontro per i marittimi che sono lontani dalle loro case, serve a riportare il senso di comunità”.
“Il comitato Gente di Mare cosa fa per il welfare?” spiega il C.V. (CP) Vincenzo Di Marco, direttore marittimo della Toscana, “per spiegarlo userò una frase dell’ammiraglio Pollastrini: tutto l’insieme delle persone che costituiscono il cluster marittimo – eliminano le cause delle sofferenze, è il non sentirsi abbandonato quando c‘è qualcuno che ci tutela”.