Venezia – Collisione stamani nel porto di Venezia quando la nave da crociera MSC Opera, dopo essere entrata nel Canale della Giudecca trainata come consuetudine dai rimorchiatori, all’improvviso ha perso il controllo – sembra per la rottura di uno dei cavi trainanti della nave – andandosi a scontrare contro un battello turistico, il River Countess, che in quel momento si trovava all’ormeggio all’imbarcadero San Basilio. La forza trainante della nave è stata tale che i rimorchiatori non sono riusciti a governarla e ad evitare che si verificasse l’impatto.
Immediato l’intervento degli operatori del 118, della polizia, dei vigili del fuoco e della Capitaneria di porto che hanno allestito un pronto soccorso sul posto: quattro i feriti a bordo del battello, si tratta di quattro turiste straniere che sono rimaste lievemente ferite in seguito all’impatto. Ovunque molto spavento: soprattutto tra coloro che erano a bordo del traghetto ( 130 persone) che hanno visto avvicinarsi la nave sempre di più fino all’urto finale, ma anche a terra. di fianco all’imbarcadero dove c’è stato un fuggi fuggi generale. MSC Opera all’impatto ha suonato per dieci minuti la sirena. il bacino era pieno di barche che si preparavano per lo sposalizio con il mare, un evento tradizionale di Venezia, che per la prima volta è stato sospeso.
Non si sono fatte attendere le reazioni a partire da quelle del mondo della politica, dell’opinione pubblica, delle istituzioni, e dei Comitati. Tra tutte riportiamo il commento del presidente di Confturismo Veneto, e vicepresidente nazionale, Marco Michielli, che sono intervenuti tramite comunicato stampa facendo sapere: “Prima o poi doveva succedere, il tema non è espellere il turismo crocieristico, ma come far muovere le grandi navi in sicurezza nella fragile laguna veneziana”.
“Mi si dice con prudenza che all’origine della collisione sarebbe stato un black-out elettrico a bordo della Msc Opera – prosegue Michielli – Non mi si venga a raccontare la favoletta dei controlli ridondanti cui vengono sottoposti i mezzi, che non servono a evitare episodi come quello, gravissimo, di questa mattina. Non oso immaginare se tutto ciò fosse accaduto sulla riva di San Marco, non riesco a non pensare all’immagine da brivido di una nave appoggiata alla Basilica. Qui è in gioco la sicurezza di una città ‘di cristallo’”.
“Questo non vuol dire che si debba arrivare alla drastica conseguenza di cancellare le navi da crociera dallo specchio lagunare” – conclude il presidente di Confturismo Veneto -“ma arrivare a una soluzione che, avendo ben presente l’imprescindibile rispetto per Venezia, stabilisca percorsi e modalità di passaggio che non compromettano in alcun modo il fragile equilibrio della città”.