LA SPEZIA – Accelerare sul tema dell’elettrificazione delle banchine nel porto di La Spezia, promuovere un’indagine epidemiologica nella provincia spezzina e portare il tema dell’inquinamento da crociere al centro dell’azione dell’amministrazione comunale e provinciale. Sono le richieste, contenute nel documento di 32 pagine, che il movimento ambientalista Rete Ambiente – Altroturismo ha consegnato alla Procura della Repubblica della Spezia. Un esposto con cui si chiede di fare luce sui valori di inquinamento atmosferico provenienti dal traffico delle navi da crociera.
“I dati di Arpal evidenziano una situazione preoccupante in zona San Cipriano” – sostiene Rete Ambiente – Altroturismo – “Chiediamo alla magistratura un’indagine, di valutare eventuali ipotesi di reato e misure inibitorie”.
Il 26 ottobre un corteo a La Spezia manifesterà per chiedere alle istituzioni di non trascurare la tutela della salute.
“Cosa succederà dal 2026 in poi – dice Stefano Sarti di Legambiente -, quando il nuovo molo crociere previsto dal piano regolatore portuale sarà completato e potranno attraccare fino a quattro navi contemporaneamente?”
A novembre gli ambientalisti presenteranno un Piano per il Turismo alternativo. “Non siamo quelli del no a tutti i costi – dice Giorgio Di Sacco di Italia Nostra -. Si possono avere le crociere, ma usando tutti i sistemi per abbattere gli inquinanti. Anche se questo imponesse dei costi maggiori per le compagnie”.