Ucina chiede integrazioni al nuovo codice della nautica

L’inserimento del registro telematico delle unità e lo sportello telematico del diportista. Semplificazioni per le unità commerciali, quelle iscritte al registro internazionale, i cantieri, l’immatricolazione sotto bandiera italiana.
 
GENOVA – UCINA Confindustria nautica, Assilea, Confarca e Unasca (agenzia e scuole nautiche), Assonat e Assomarinas (porti turistici), Federazione Vela, hanno chiesto delle integrazioni al nuovo codice della nautica da diporto, approvato in esame preliminare dal consiglio dei ministri. 
Ucina ricevuto lo schema di decreto legislativo di revisione e integrazione del decreto legislativo 171 del 18 luglio 2005,  rende noto di avere promosso “una riunione molto costruttiva con l’Ammiraglio Pietro Vella, capo legislativo del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, e Mauro Bonaretti, Capo di Gabinetto del MIT.”
 
E’ stato così possibile prendere atto della reale portata del testo preliminare approvato in consiglio dei ministricontinua nella nota Confindustria nautica, “in parte divergente dalla versione licenziata dalla direzione dei Trasporti e discusso con le stesse rappresentanze, il comando generale delle Capitanerie di porto e le altre amministrazioni interessate.
Il testo è scaturito da un confronto effettuato in oltre un anno di lavoro, articolato in 12 Tavoli tecnici, nei quali sono state prospettate, analizzate e vagliate le esigenze del settore, degli operatori e dell’utenza: dei costruttori, dei dealer, dei cantieri di refitting, dei professionisti, dei diportisti, delle associazioni nautiche e sportive, delle agenzie e delle scuole nautiche.
UCINA Confindustria Nautica – unica Associazione nazionale di categoria accreditata a tutti i 12 Tavoli tecnici – esprime un primo giudizio positivo per il lavoro svolto, chiedendo però integrazioni al testo approvato dal consiglio dei ministri per dare sufficienti risposte al settore e ai diportisti e rendere la bandiera Italiana nuovamente competitiva rispetto ai sistemi inglesi, francesi, maltesi e spagnoli.
 
“Non possiamo permetterci di sprecare un’occasione come la riforma del nostro testo unico” –commenta Carla Demaria, presidente di Ucina  – “dobbiamo quindi operare in linea con la Legge di delega al governo, che richiede una burocrazia snella e al servizio delle imprese, dell’utenza e del Paese”. Ringraziamo il ministero e tutte le associazioni che hanno collaborato con UCINA (Assilea, Confarca, Ens, Unasca, Federvela, Assonat, Assomarinas, Assonautica italiana) per il grande lavoro svolto fin qui.
Al ministro Delrio che giovedì 21 settembre sarà a inaugurare il 57mo Salone Nautico Internazionale di Genova e ai suoi uffici, abbiamo anticipato le richieste di UCINA che sono assolutamente necessarie per completare questo percorso”.
 
Le richieste di integrazione di Ucina Confindustria Nautica, anticipate al ministro Delrio sono:
·        Inserimento nel Codice del Registro telematico delle unità e dello Sportello telematico del diportista (STED)
·        semplificazioni per le navi iscritte al Registro Internazionale
·        riconoscimento delle attività commerciali di traino e assistenza all’ormeggio
·        semplificazioni inerenti il titolo abilitativo per la conduzione delle unità in targa prova da parte dei cantieri
·        adeguamento alla direttiva 2013/53/UE, al fine di rendere effettiva la tutela sul mercato contro la contraffazione          del marchio CE, fondamentale per la tutela dei costruttori europei e  degli utenti.
·        un titolo professionale del diporto maggiormente semplificato.

 

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