Le professioni del mare tra tecnologia e innovazione/ INTERVISTA Pietro Angelini, Navigo

LIVORNO – Le professioni del mare al centro di un progetto di orientamento promosso dall’Autorità portuale di Livorno ed inserito nell’ambito del programma regionale Giovanisì. Quasi mille studenti sono stati coinvolti in un percorso formativo che ha visto una larga adesione sia di operatori del settore che di scuole superiori. Il progetto ha permesso agli studenti di conoscere nel dettaglio il porto di Livorno e di capire quali sono le professioni e le attività svolte al suo interno, anche in relazione alle professioni che intervengono nella catena logistica integrata, dal momento in cui la nave è in banchina fino alla consegna della merce.  Il progetto ha messo a confronto i ragazzi che hanno la necessità di formarsi in modo adeguato ai tempi e di conoscere le opportunità offerte dalle professioni del mare e le imprese che possono avere a disposizione giovani maggiormente qualificati.

I risultati del progetto sono stati presentati nel corso di un convegno cui ha partecipato l’assessore regionale Cristina Grieco con delega ad istruzione, formazione e lavoro, con lei, il dirigente Gabriele Gargiulo dell’Autorità portuale. Nella sala Ferretti della Fortezza Vecchia erano presenti anche studenti e studentesse dell’istituto nautico Cappellini, del commerciale Vespucci e del liceo Cecioni.

Delle professioni del mare e di quali siano quelle richieste dal mercato ne parliamo, a margine del convegno, con Pietro Angelini, direttore di Navigo, società network per le aziende di nautica da diporto della Toscana e d’Europa, esperta anche nella formazione aziendale specifica del settore. (VIDEO INTERVISTA)

Quali sono le professioni del mare che vi richiedono le aziende? Le aziende oggi hanno bisogno principalmente di essere internazionali e digitali e lavorare in network, sviluppare le capacità di lavorare in mercati internazionali quindi, per quanto riguarda la parte commerciale, di progettazione e di project management, il controllo e la capacità di gestione del processo sono gli elementi fondamentali. La parte artigianale come l’impiantistica e l’allestimento, anche questo oggi è fatto in termini di innovatività, per questo l’allestimento è modulare e tecnologico con materiali nuovi e le professioni quindi sono estremamente tecniche”.

Quali sono le imprese a cui vi rivolgete? Le imprese del settore nautico sono internazionali a noi si rivolgono le imprese toscane dell’area della fornitura però sempre più abbiamo contatti con le imprese di servizio che sono in forte espansione e i cantieri che hanno esigenze di innovazione all’interno dei processi delle loro strutture”.

Lucia Nappi

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